Rischia di perdere il volo che lo porta a Berlino, il sindaco gli ‘salva’ la gita di classe. Si conclude con un sospiro di sollievo la disavventura per un 19enne di Piovene Rocchette che, a poche ore dal check- in, si trova senza carta d’identità.

L’aereo  è già atterrato e lui, Giuseppe, è sceso assieme ai suoi compagni di classe. Per  loro una settimana da dedicare alla città tedesca. Gita che stava rischiando di saltare, o quanto meno ridurla di un giorno, prendendo un volo il giorno dopo da solo pagando un biglietto fin troppo salato. Se il bagaglio era pronto a lui mancava la nuova carta d’identità elettronica. Che aveva richiesto ma che rimaneva custodita all’interno della cassaforte del municipio.

Tutto per un inghippo di orari sulla consegna del documento che lo ha gettato nel panico. “Dovevo ritirarla venerdì”, racconta. Così, quel giorno, terminate le lezioni a scuola si precipita al municipio. Ma troppo tardi. Davanti a lui il portone chiuso e anche l’ufficio anagrafe che avrebbe riaperto solo lunedì. Oltre quell’uscio il documento che gli avrebbe permesso di prendere l’aereo domenica notte. “Non sapevo che fare, a chi chiedere aiuto – racconta Giuseppe – Così sono andato dai carabinieri”. Pochi passi che lo portano in via Verena, entrando nella Stazione e spiegando ai militari cosa era successo.
“Poco potevano fare anche loro per me – racconta – Perché il documento non era smarrito, anzi. Stava al sicuro. Ma hanno comunque cercato darmi una mano, rintracciando il sindaco”.
Nel frattempo tra i compagni di classe parte il tam-tam. Tutti assieme a cercare una soluzione ma, senza quel documento, lui li avrebbe solo potuti salutare all’aeroporto di Venezia. “Quando i carabinieri sono riusciti a rintracciare il sindaco, pensavo di tirare un sospiro di sollievo”. Ma la risposta che i militari dell’Arma ricevono al telefono gli fa naufragare anche l’ultima speranza. I codici per aprire la cassaforte sono in mano ad una sola persona dell’ufficio anagrafe, che dal municipio se ne era già andata. “Ma non mi sono dato per vinto” dichiara Erminio Masero, sindaco di Piovene Rocchette.

Nonostante fosse ormai quasi sera, Masero si mette in contatto con la dipendente comunale e le spiega tutto. “Mi sono messo nei panni del ragazzo e dei suoi genitori – racconta – Se gli avessimo consegnato lunedì la carta d’identità, avrebbero dovuto accollarsi il costo di un secondo biglietto aereo. E sappiamo tutti che, quando lo si compera all’ultimo momento, costa molto”.

Un giro di telefonate da parte del sindaco Masero che salva la situazione. Con l’addetta dell’ufficio anagrafe che torna in municipio per aprire la cassaforte. “La sera siamo riusciti a consegnargli la carta d’identità, anche se era fuori orario sportello – conclude Masero – Tutto è bene quel che finisce bene. Dove posso aiutare un mio concittadino, non mi tiro indietro. Ora auguro a Giuseppe una buona gita”.

Paola Viero

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