“Il Ceta fa bene all’export vicentino”. Lo sostengono gli esponenti di Più Europa Vicenza, che si scagliano contro il governatore del veneto Luca Zaia e Coldiretti negando l’accusa dell’associazione dei coltivatori che ha dichiarato il crollo di prodotti locali ‘made in Italy’ a favore di copie straniere e contestando anche Zaia che si è contrapposto ai dazi americani .
“+12,6% è il risultato 2019 dell’export italiano e c’è chi vuol contestare l’accordo per una riduzione su una componente dell’export che non raggiunge 1%. Sul Ceta i nemici del territorio sono sempre in agguato sostiene il gruppo ‘+Europa A Vicenza’ – Coldiretti, che ama il protezionismo italiano, si lamenta del protezionismo americano. Sono scandalosi. Peraltro facendo passare la tesi per cui il proibizionismo statunitense derivi da scelte politiche europee”.
Più Europa difende i lavoratori e le aziende vicentine favorite nel commercio con il Canada grazie all’accordo commerciale Ceta.
“Gli accordi di libero scambio firmati dall’Unione Europea negli ultimi anni hanno visto una strana e sinistra alleanza, quella tra le forze di estrema sinistra e quelle di estrema destra – ha dichiarato Corrado Cortese, coordinatore del Gruppo +Europa A Vicenza – Non se ne rendono conto Berlato, esponente di Fratelli d’Italia nel vicentino, che se la prende con il Ceta per il calo di export di formaggi italiani in Canada nel primo semestre 2019. Sembrano confusi Zaia e Coldiretti, che amano il protezionismo italiano, e si lamentano del protezionismo americano, di cui temono i dazi, peraltro facendo passare la tesi per cui il proibizionismo statunitense derivi da scelte politiche europee. L’ideologia nazionalista è una brutta malattia dato che annebbia la mente – ha proseguito Cortese – Secondo il centro studi Sace che ha analizzato con precisione i dati il Ceta si sta rivelando un affare più per l’Italia che per il Canada. Il Made in Italy in Canada da gennaio a maggio del 2019 ha fatto registrare grazie al Ceta un +12,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, pari a oltre 3,5 miliardi di euro. Ottimi risultati nella meccanica strumentale (+21,4%), nella farmaceutica (+39,6%), nei metalli (che hanno fatto registrare un +30,8%). In sostanza il CETA è un generale successo positivo per la nostra economia, che crea posti di lavoro e opportunità di crescita in un nuovo mercato proprio nei distretti tipici del vicentino e del Veneto – ha concluso il coordinatore di Più Europa nel vicentino – È allucinante come nella provincia più orientata all’export d’Italia, la nostra, ci sia ancora chi si batte contro gli accordi commerciali”.
