È tempo di saldi estivi: sabato 5 luglio, infatti, prendono il via le vendite di fine stagione, con i negozi pronti a tagliare i prezzi sui capi stagionali, permettendo così ai consumatori vicentini di rinnovare il guardaroba spendendo meno. E mai come quest’anno i saldi sembrano arrivare nel momento opportuno, viste le alte temperature di questi giorni che invitano ad indossare esclusivamente capi estivi puntando su tessuti leggeri e freschi.
“Veniamo da un inizio stagione con vendite stabili e anche se potrebbe esserci un rallentamento nei prossimi giorni, a causa delle alte temperature che scoraggiano la classica passeggiata per shopping, penso che quando tireremo le somme il risultato sarà sugli stessi livelli dei saldi estivi 2024”. Questa l’analisi di Ivo Volpon, presidente provinciale di Federmoda-Confcommercio, che ipotizza anche la forbice di sconto, applicata per queste vendite di fine stagione: si andrà dal 20 al 50 per cento a seconda del target e della merceologia. “In ogni caso – sottolinea Volpon – pochi acquistano sull’onda emotiva del super sconto; la tendenza è quella di attendere l’occasione giusta rispetto al capo necessario o che si è individuato girando per i negozi. La ricerca dell’affare rimane, è vero – continua il presidente di Federmoda-Confcommercio Vicenza -, ma il consumatore punta soprattutto al miglior rapporto qualità-prezzo, che non si trova solo durante i saldi, ma anche in altri periodi, attraverso promozioni speciali. Di certo, comunque, quelli di quest’anno saranno saldi interessanti per i consumatori, perché siamo proprio all’inizio della stagione e i negozi hanno ancora molta disponibilità di merce”.
Qualche indicazione su quale sarà il mood dei vicentini per questi saldi estivi la fornisce una recente indagine di Confcommercio Veneto con Unioncamere, che nelle scorse settimane ha sondato la propensione di spesa nella nostra provincia. Risulta così che il 66% del campione interpellato destinerà, per le vendite di fine stagione di quest’anno, lo stesso budget dell’anno scorso, un 5% aumenterà la propria spesa e un 28%, invece, la diminuirà. L’abbigliamento sarà poi la seconda voce di spesa nei consumi dei vicentini per questa estate (subito dopo la ristorazione) e per quanto riguarda gli articoli preferiti (ma qui il focus si allarga a tutto il Veneto), prima di tutto si acquisteranno capi di abbigliamento (per il 45% dei consumatori), quindi calzature (37%) e poi borse e accessori (15%), altro il 3%. E sui luoghi dell’acquisto, prevale, secondo questa indagine, il negozio fisico (preferito dal 69% dei consumatori) rispetto all’on line “perché è qui, nei nostri negozi – sottolinea il presidente Volpon –, che si può toccare con mano la vera qualità del prodotto, ma soprattutto ci si può far consigliare l’acquisto più adatto alle proprie esigenze da parte degli addetti alle vendite, che sono sempre più degli autentici consulenti prima che dei semplici venditori”.
Per il presidente provinciale di Federmoda-Confcommercio, una mano a questi saldi estivi la daranno anche gli eventi organizzati nei weekend di luglio in tanti centri della provincia, ovvero le classiche “notti bianche”: “Sono un’occasione per portare più persone a vivere città e paesi – afferma il presidente Volpon – e anche se l’acquisto a volte non si concretizza subito, molte persone ne approfittano per dare un’occhiata alle vetrine e orientare le proprie scelte”.
Le regole dei saldi
Federazione Moda Italia e Confcommercio ricordano una serie di indicazioni fondamentali, sia per gli esercenti che per i clienti, per effettuare gli acquisti in saldo seguendo norme di trasparenza e fiducia.
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato.
Prova dei prodotti: non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, (tenendo conto che, in base al D.lgs 26/2023, va indicato il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.
a cura ufficio stampa Confcommercio Vicenza
