E’ tutto pronto per una nuova protesta di piazza per la Sanità pubblica e lo stesso Comitato Sanità Pubblica Alto Vicentino, che due anni fa ha radunato oltre 3mila persone in corteo da Schio all’ospedale di Santorso, dà appuntamento a sabato 16 ottobre alle 14.30 davanti al Palaromare a Schio con arrivo previsto all’ospedale di Santorso alle 15.30.
“Oggi l’Alto Vicentino, a causa di inadeguata programmazione e gestione, risente particolarmente della mancanza di personale in tutte le sue articolazioni professionali – spiegano dal Comitato motivando la protesta – Alcuni esempi: all’Ospedale di Santorso, negli ultimi due anni, i medici, già scarsi, sono diminuiti di altre 26 unità ed è a rischio il funzionamento di interi reparti, come pronto soccorso, cardiologia, oncologia, ortopedia e neurologia. Fortemente problematica la situazione dei Medici di Medicina Generale: nel 2020 si contavano ben 48 medici dai 65 anni in su, destinati entro poco tempo al pensionamento, e nessuna idea su come rimpiazzarli. Notevoli difficoltà del servizio di Guardia Medica dove mancano 14 medici sui 25 previsti. In numero insufficiente a far fronte ai bisogni vecchi e nuovi della popolazione anche i professionisti dei servizi per le persone fragili, come ad esempio Neuropsichiatria Infantile, i Centri di Salute Mentale e le strutture residenziali per anziani e disabili. Nonostante la lezione del Covid-19, che ha dimostrato la necessità di una sanità pubblica forte ed organizzata, non sono cambiate le strategie generali che vedono un insufficiente investimento sul personale e un sempre maggiore ricorso al privato. Riteniamo che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) potrà essere efficace solo se accompagnato da un progetto organico di valorizzazione dei servizi pubblici e delle risorse umane ad essi destinate”.
L’appello alla protesta è rivolto alla cittadinanza ma anche a tutte le forze politiche, economiche e sociali, per fare in modo che, come successe due anni fa, ci si unisca per un obiettivo comune.
“A 2 anni dalla precedente mobilitazione, con la pandemia che ha portato ulteriore sofferenza ai nostri servizi, le carenze sono aumentate e toccano tutta la rete, dall’ospedale alla medicina del territorio ai servizi sociosanitari. Nello stesso periodo sono fioriti i centri medici privati – hanno spiegato gli organizzatori – Una sanità adeguata per il nostro territorio, capace di prendersi carico della persona e dei suoi bisogni in modo coordinato e continuativo, deve avere una Medicina territoriale moderna, con medici e infermieri che lavorano in gruppo assieme agli specialisti e assicurano assistenza ambulatoriale e domiciliare nelle 24 ore, anche attraverso Ospedali di Comunità, RSA, Hospice e quanto serve a gestire la cronicità. Ma servono anche un Ospedale fornito di tutte le specialità essenziali, che dialoga con il territorio e con gli ospedali hub provinciali e le aziende ospedaliere, un Dipartimento di Prevenzione pronto a contrastare le diverse malattie che minacciano la salute pubblica, attrezzato stabilmente a gestire le pandemie. Ed è necessaria un’articolata rete di servizi per la famiglia, la prima infanzia, la disabilità, la salute mentale e l’età anziana, connessa con le agenzie e i servizi sociali del territorio”.
Ancora una volta chi da sempre si è battuto per la sanità pubblica non ha dubbi: le promesse e le rassicurazioni non bastano più, serve l’azione del popolo.
“IL diritto alla salute è la precondizione di ogni altro diritto – hanno sottolineato – Scendiamo in piazza con chi non accetta questo declino, con chi pensa che le cure debbano essere garantite a tutti”.
Per aderire inviare una e-mail a comitatosanitapubblicaav@gmail.com Comitato Sanità Pubblica Alto Vicentino
di Redazione AltoVicentinOnline