Cinquanta moto, cinquanta Babbi Natale, da tutto il Veneto, per portare gioia e allegria all’ospedale di Santorso. Lo avevano promesso e i Centauri Anonimi hanno fatto tappa nei reparti di pediatria e ostetricia. Portando dolciumi e doni ai piccoli pazienti.  “Ricevere il loro abbraccio, così piccoli, mi ha fatto piangere” commenta Ivan Vannella, biker e pilastro portante dell’associazione no profit dei Centauri Anonimi di Carrè. A guidare la ‘carovana natalizia’ una Fiat Cinquecento d’epoca, addobbata a pacco regalo, guidata dalla presidente dell’associazione Nancy Canale.

Il rombo delle loro moto è riecheggiato tra vari paesi dell’Alto Vicentino, nella splendido e soleggiato dì dell’8 dicembre. Dopo il ritrovo a Carrè, sono partiti per la prima tappa, al ‘centro commerciale Thiene’. Con i loro caschi rossi, le barbe bianche e le sacche piene di dolci, nella  galleria del centro commerciale, hanno regalato caramelle e piccoli doni ai bambini che incontravano lungo il percorso. “Tutto questo è stato possibile anche grazie  alla generosità di alcuni cittadini  e negozianti thienesi” aggiunge Vanella.

Poi il gruppo è ripartito, compatto e festoso, diretto verso un luogo dove un sorriso vale più di mille chilometri: l’ospedale  di Santorso. Qui i Babbi Natale motorizzati hanno fatto tappa nei reparti di pediatria e ostetricia, lasciando auguri, dolci, pacchetti colorati e soprattutto un abbraccio simbolico a chi sta trascorrendo le feste tra corsie e stanze d’ospedale. “ E’ stato un momento carico di emozione” afferma ancora Ivan Vannella, “dove anche il più forte dei motociclisti si è sciolto davanti agli occhi luminosi dei piccoli pazienti”.

La giornata si è conclusa tra le luci calde dei mercatini natalizi di Piovene Rocchette, dove i cinquanta Babbi Natale sono stati accolti con calore. Moto e sorrisi hanno riempito la piazza, insieme a un’ospite d’eccezione: una Fiat 500 d’epoca trasformata in un vero pacco regalo, guidata dalla ‘mamma Natale’ speciale del gruppo, Nancy Canarie, presidente dei Centauri Anonimi.

“Ogni anno, all’8 di dicembre, ripeteremo tutto questo, perché, a volte, basta un casco rosso sopra una moto per ricordarci che il Natale è soprattutto questo: stare insieme, regalare tempo, regalare gioia- conclude Ivan Vannella-Oggi è stato meraviglioso. Il nostro gruppo aumenta sempre più: siamo persone che condividono la volontà di dedicare il loro tempo agli altri, portando non solo gli auguri, ma facendo sentire alle persone la nostra vicinanza”.

E se nel farlo fanno illuminare il viso dei bambini, allora ogni chilometro percorso, ogni sosta, ogni dono condiviso diventa un pezzo di magia che vale più di qualsiasi regalo sotto l’albero. È in quei sorrisi che i Centauri Anonimi trovano il loro vero carburante: la certezza che, anche solo per un attimo, hanno reso il mondo un posto un po’ più caldo, un po’ più lieve, un po’ più Natale.

P.V.

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