PUBBLICHIAMO INTERAMENTE LO SFOGO DI UN CITTADINO THIENESE
La situazione è vergognosa e inaccettabile. In settimana mio papà cade in casa, prende una gran botta, chiamo l’ambulanza e lo faccio portare al pronto soccorso perché gli facciano i raggi x ed essere tranquilli che non ci siano fratture. Mio padre entra in pronto soccorso alle 11 del mattino. Mi dicono che è inutile che resti lì anche io, mio papà e tranquillo, ha il cellulare e anche lui mi dice rimaniamo in contatto telefonico.
Lo chiamo alle 12, alle 13, alle 15, alle 17 e tutte le volte mi dice che è in codice bianco e che aspetta. È in un lettino assieme ad altri 6/7 pazienti che aspettano in una stanza di essere visitati. Alle 18 lo risento, è arrabbiatissimo, mi dice che ha chiesto varie volte a infermieri e personale vario di essere visitato, ma niente.
Alle ore 19,30 arrivo io in pronto soccorso, trovo mio papà sul lettino stanco e spossato dopo 8 ore di attesa. Nessuno gli aveva chiesto se aveva sete o bisogno di qualcosa, solamente famigliari di altra gente in attesa avevano dato la loro disponibilità.
Chiedo immediatamente spiegazioni al personale presente e mi dicono che per errore la sua posizione di accesso era stata annullata e gli erano passati davanti tutti…
Divento cattivo come una Iena…il personale vede che la situazione sta prendendo una brutta piega, non sanno come scusarsi, non accetto alcuna scusa, neanche da un medico appena arrivato. Tutti cominciano a correre, dopo 4 urla e minacce di denunciarli si sblocca tutto. Alle 20,45 lo dimettono, alle 21 siamo a casa.
Non sto a raccontarvi altri particolari che si sono verificati, al limite della decenza e della dignità personale del paziente.
Il giorno dopo sono andato dai carabinieri per presentare denuncia, ma mi hanno detto che avrei dovuto presentare querela, fissare un appuntamento con un graduato, ecc…
Problemi ne avevo già avuti e ho chiuso lì la questione.
Il problema sicuramente non è del personale infermieristico ma della disorganizzazione del pronto soccorso. La colpa principale è della politica locale e regionale che permette una situazione così vergognosa che persiste ormai da più di un decennio e che non vuole intervenire per volerla migliorare.
B.F., Thiene
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