Anche a Sarcedo i commercianti sono scesi in piazza per chiedere di poter lavorare. Attività chiuse per troppo tempo, con i costi fissi che vanno avanti, la merce che rimane ferma e l’impossibilità di riaprire le serrande e fare il proprio lavoro.
Anche qui, le chiavi degli esercizi commerciali hanno tintinnato mentre sono state deposte in una cassetta destinata al primo cittadino, destinatario della protesta per interposta persona, in quanto le colpe vere, son state attribuite alle istituzioni a livello nazionale.
Non è voluto mancare il sindaco Luca Cortese: “In questo periodo 120famiglie sono venute a chiederci di poter avere da mangiare – ha commentato con tristezza Cortese, che ha affiancato i ‘suoi’ commercianti nella protesta – La vostra chiusura aiuta i medici a salvare vite e questo vi deve rendere orgogliosi. I 600 euro del governo sono pochi, serve sospensione di tasse e bollette. Il Comune ha spostato la Tari, faremo massima sensibilizzazione per spendere i soldi dai commercianti di Sarcedo. Nel 2021 il bonus bebè potrà solo essere speso a Sarcedo”.
di Redazione Altovicentinonline
