Oltre duecento piloti in gara e centinaia di appassionati sono arrivati a Schio per il decimo Trofeo delle Regioni Mini Enduro Felice Manzoni, competizione di livello nazionale che si è tenuta in città nel fine settimana e si è rivelata un grande successo.

Centinaia di persone hanno partecipato al welcome party di sabato 11 settembre in piazza Rossi, dove i piloti in gara si sono presentati al pubblico assieme ai loro Comitati Regionali. Quindici le regioni che hanno preso parte alla competizione dedicata ai ragazzi dagli 8 ai 16 anni e che si è tenuta ieri con due prove speciali, tra ampi sali scendi e curvoni, nel circuito di via Pista dei Veneti e a Monte Crocetta. A salire sul primo gradino del podio la Lombardia, seguita da Marche e da Friuli Venezia Giulia, mentre il Veneto si è piazzato all’ottavo posto della classifica a causa di problemi tecnici sulla moto del pilota di punta. Per la prima volta, inoltre, quest’anno il trofeo Felice Manzoni ha portato sul circuito anche le ragazze dando vita al primo trofeo delle Regioni femminile vinto dalla Sicilia.

“Siamo molto soddisfatti e contenti di questi due giorni all’insegna dell’enduro – ha sottolineato Giovanni Chiozza, presidente del Moto Club di Schio che ha gestito l’organizzazione della competizione in città –. Abbiamo ricevuto molti complimenti per il percorso di trasferimento enduro e per la spettacolarità delle prove speciali e anche per i momenti di convivialità proposti durante la presentazione dei piloti e anche durante la premiazione. È stato un weekend davvero intenso e di grande spettacolo sia per i giovani in gara e sia per il pubblico. Dopo questo successo, siamo pronti per l’Off Road Fest in programma dal 17 al 19 settembre e dedicato a chi ama enduro e moto cross”.

Ospite d’onore il pluricampione del mondo e vincitore della Six Days 21 Andrea Verona che ha fatto da apri pista alla giornata di gara di ieri. Alla due giorni erano presenti anche Giovanni Copioli, presidente della Federazione Motoclistica Italiana, e il coordinatore nazionale di Enduro Franco Gualdi.

“Siamo molto orgogliosi che sia stata scelta la nostra città per una competizione di questo livello, che ci auguriamo segni simbolicamente una ripresa per lo sport dopo un periodo complesso a causa della pandemia. Durante il weekend hanno alloggiato nelle strutture di Schio centinaia di persone provenienti da una quindicina di regioni che hanno avuto modo di conoscere le nostre zone. Come spesso sottolineo, il turismo sportivo rappresenta un volano per l’economia e lo sviluppo di un territorio – ha detto l’assessore allo Sport Aldo Munarini –. Il 2023 sarà un anno importante per Schio perché, oltre ad essere l’anno in cui saremo “Città Europea dello Sport”, si celebrano i 100 anni dalla fondazione del Moto Club scledense. Con il presidente della Federazione Motociclistica Italiana Copioli ci siamo confrontati anche sulla possibilità di organizzare un grande evento per festeggiare questo importante traguardo”.

“Mi sento di guardare al futuro con ottimismo a cominciare dal fatto che questo evento ha riportato Schio alla ribalta nazionale di questa disciplina, convogliato nella nostra città ospiti che hanno beneficiato dei servizi alberghieri e di ristorazione con positive iniezioni all’economia locale e rendendo visibili gli aspetti storici e culturali che Schio può offrire – ha commentato Valter Orsi, sindaco di Schio – Un ringraziamento va agli organizzatori e a tutti i volontari che si sono attivati affinché tutto funzionasse nel migliore dei modi. Lo sport visto sia per la parte agonistica, ma anche sociale e promozionale è una delle ricette che abbiamo adottato e che ha sempre portato beneficio alla città. L’unica nota stonata è stato l’intervento di qualche stupido che nella notte tra sabato e domenica ha pensato di divertirsi rimuovendo la segnaletica in via Pio X, costringendo così la Polizia Locale a intervenire per riparare ai disagi che si sono protratti per qualche ora. Superfluo dire che questi atteggiamenti minano unicamente l’onore di quei pochi che li mettono in atto e nulla vanno a togliere a quanti altri hanno, invece, profuso impegno ed energie per l’ottimo risultato ottenuto”.

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