L’utilizzo delle sale dei palazzi comunali di Schio costa la metà, per agevolare in un periodo di difficoltà legato alla crisi da pandemia. L’iniziativa stabilita dalla giunta del sindaco Valter Orsi  riguarda sia l’uso da parte del pubblico che da parte di privati.

Fino a fine anno, quindi, quanti richiederanno l’utilizzo delle sale dei palazzi comunali per organizzare corsi, seminari, workshop, servizi fotografici, registrazioni e incontri pubblici potranno beneficiare di tariffe dimezzate rispetto agli anni precedenti. Tra i luoghi disponibili e soggetti alla riduzione Palazzo Toaldi Capra, Palazzo Fogazzaro, Lanificio Conte, Shed, chiesa di San Francesco, Giardino Jacquard e il Faber Box.

“Con questa misura vogliamo continuare a implementare le politiche a sostegno delle diverse realtà che operano sul nostro territorio, ancor di più in questo periodo difficile. La riduzione del 50 per cento è valida per tutti coloro che vorranno utilizzare i nostri palazzi, sia associazioni che privati – ha spiegato Barbara Corzato, assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili – Le norme anti Covid-19, inoltre, prevedono una capienza massima dei locali inferiore rispetto al periodo pre pandemico. Dal momento che le tariffe erano stabilite anche sulla base della capienza delle sale comunali e che la voce di costo della prenotazione degli spazi per le iniziative incide particolarmente sulla loro realizzazione ci è sembrato doveroso procedere con questa riduzione”.

Oltre alla riduzione del 50 per cento delle tariffe sull’utilizzo dei palazzi comunali, la delibera di giunta prevede anche l’eliminazione della richiesta di cauzioni per l’uso dei locali, tranne nel caso di iniziative di pubblico spettacolo e intrattenimento con musica e ballo.

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