L’archivio storico della Lanerossi di Schio finisce in consiglio comunale per un’interrogazione del Movimento 5 Stelle che, in occasione del bicentenario dalla nascita di Alessandro Rossi, vorrebbe divulgarlo e valorizzarlo.

“L’Archivio storico Lanerossi rappresenta, non solo per la città di Schio, ma anche per l’industria manifatturiera nazionale, una risorsa straordinaria di idee cui attingere per il nostro futuro – ha spiegato Marco Vantin, capogruppo pentastellato – Vorremmo sapere se sono in programma iniziative per una sua valorizzazione e divulgazione”.

L’archivio storico Lanerossi, dal 2003 è oggetto di un accordo comodato sottoscritto dall’amministrazione comunale scledense e la Manifattura Lane Marzotto & Figli Spa.

L’intento è impegnarsi a censire l’Archivio storico Lanerossi valorizzandolo attraverso “iniziative scientifiche e culturali inerenti alla

consultazione, informazione, divulgazione, nonché alla sua più idonea conservazione ai termini di legge, compreso il rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza e riproduzione sostitutiva e conservativa ed in materia di consultabilità”.

L’archivio storico Lanerossi è un documento importante, che racchiude le pagine più importanti della storia industriale e manifatturiera italiana.

“L’archivio storico Lanerossi rappresenta non solo per la città di Schio, ma anche per l’industria manifatturiera nazionale una risorsa straordinaria di idee cui attingere per il nostro futuro – spiegano i 5 Stelle di Schio – Chiediamo pertanto all’amministrazione comunale se la sua conservazione ha rispettato negli anni i termini previsti dalla legge e dal contratto, se l’edificio contenente gli archivi della Lanerossi garantisca oggi in maniera ottimale la sua conservazione e se, eventualmente, siano programmati interventi per la sua sicurezza conservativa. Vogliamo inoltre sapere se gli archivi siano per lo meno nella stessa condizione di quando furono affidati in convenzione al Comune, o se negli anni siano stati spostati o prelevati documenti o materiali e, eventualmente, per quale motivo, se esista una schedatura, una catalogazione o un inventario che permetta una verifica in tal senso, se siano state programmate iniziative per una sua divulgazione e valorizzazione, considerato fra l’altro che nel 2019 ricorrono i duecento anni dalla nascita di Alessandro Rossi”.

A.B.

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