149 persone affette da ludopatia nella sola Ulss 7 Pedemontana, 6 miliardi e 106 milioni di euro giocati in Veneto e 32 milioni di euro giocati nella sola Schio.

Giocate a basso costo e proliferazione di sale da gioco influiscono sulla crescita del gioco d’azzardo nell’Alto Vicentino. Aumentano i giocatori problematici e in Veneto le ‘giocate’ sono aumentate di quasi 300 milioni di euro in pochi anni.

La relazione sul gioco d’azzardo divulgata alle amministrazioni comunali dalla Ulss 7 Pedemontana ha spinto il sindaco di Schio Valter Orsi a firmare l’ordinanza per limitare l’orario delle sale da gioco e combattere il gioco d’azzardo patologico.

L’ordinanza definisce gli orari di interruzione del gioco nella sale autorizzate e l’utilizzo degli apparecchi di intrattenimento e svago con vincite in denaro, collocati in altre tipologie di esercizi commerciali: dalle 7 alle 10, dalle 13 alle 15, dalle 18 alle 20 e dalle 22 alle 7 di tutti i giorni, compresi i festivi.

“L’obiettivo che l’amministrazione comunale e l’assemblea dei Sindaci della Ulss 7 Pedemontana intendono portare avanti con forza per arginare il fenomeno sempre più dilagante è regolamentare in modo restrittivo gli orari di apertura delle sale e aree giochi del territorio, soprattutto nelle ore notturne

– ha spiegato Orsi – Tutto ciò nel rispetto delle fasce orarie di limitazione definite dalla deliberazione della Regione Veneto  che non impedisce ai comuni di aggiungere altre fasce orarie di chiusura, anche in relazione alla situazione locale. Nota importante è che tale ordinanza adottata dai sindaci di entrambi i distretti dell’Ulss7 Pedemontana sancisce in modo univoco gli orari di chiusura su tutto il territorio e servirà quindi anche ad evitare la migrazione da gioco da un comune all’altro, problema che si era verificato negli anni scorsi ove non tutte le amministrazioni avevano adottato un provvedimento di limitazione di orario”.

“La ludopatia è una patologia che irrompe nella vita del giocatore con effetti devastanti dal punto di vista delle salute, delle relazioni sociali e familiari, della vita lavorativa ed economica – riporta la relazione della Ulss 7 – La Consulta Nazionale Antiusura denuncia da tempo che l’azzardo è diventato, nel nostro paese, una delle principali cause che spingono moltissime famiglie italiane a rivolgersi agli usurai. Attualmente l’Ulss 7 Pedemontana sta assistendo ben 149 persone per gambling (gioco d’azzardo) patologico, mentre a 10 familiari è stata effettuata una prestazione di counselling sul tema. I dati sociosanitari sono infatti sempre più allarmanti: i cittadini veneti hanno speso nel 2017 ben 6 miliardi e 106 milioni di euro in giochi e scommesse, una cifra in aumento di ben 276 milioni rispetto al 2015. Solo a Schio la somma giocata nell’anno 2018 è stata pari a oltre 32 milioni di euro.

Risulta chiaro quindi la necessità di intervenire per tutelare i cittadini dai rischi associati a tali tipi di gioco come raccomandato anche dalla stessa Commissione europea sui servizi di gioco d’azzardo on line”.

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