Borracce gratis nelle scuole di Schio per ridurre il consumo di plastica. Approvata in consiglio comunale la mozione ‘plastic free’, presentata da Pd e Coalizione Civica con lo scopo di fare qualcosa di concreto per l’ambiente.

Leonardo Dalla Vecchia, Giulia Andrian, Giovanni Battistella, Valeria Grazian (Pd), Giorgio De en e Carlo Cunegato (Coalizione Civica), sono riusciti nell’intento di fornire borracce gratis ai giovani studenti di primarie e scuole secondarie, spingendo loro e le loro famiglie a consumare più acqua pubblica e meno acqua contenuta e venduta in bottiglie di plastica.

Sensibilizzato il consiglio comunale intero, che pur avendo sollevato il problema di ‘regalare’ borracce alle scuole, implicando anche le scuole superiori, ha deciso di dare un segnale deciso a tutela dell’ambiente.

Le borracce fornite agli studenti dovranno essere in materiale eco-compatibile, come l’alluminio.

La mozione ha anche richiamato l’attenzione su politiche più generiche che riguardano un atteggiamento più sensibile sul tema ambientale che mettano in luce una mutata attenzione nei confronti dell’utilizzo di plastiche mono uso.

L’interrogazione rappresenta uno dei temi più ‘caldi’ e sentiti negli ultimi anni, anche grazie ai tantissimi studenti che, seguendo l’esempio della giovane svedese Greta Thunberg, molti venerdì scioperano per il clima, sensibilizzando i loro coetanei e gli adulti ad essere più rispettosi verso l’ambiente.

“L’Unione Europea nel giugno 2019 ha approvato la ‘Direttiva UE 2019/904 del Parlamento europeo e del Consiglio sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente’ il cui scopo è promuovere approcci circolari che privilegino prodotti e sistemi riutilizzabili sostenibili e non tossici, piuttosto che prodotti monouso, con l’obiettivo primario di ridurre la quantità di rifiuti prodotti – recita la mozione approvata in consiglio – L’articolo 10 di tale direttiva affronta in particolare le ‘Misure di sensibilizzazione’ nella quale si dispone che gli Stati Membri adottino misure volte a informare i consumatori e incentivarli ad adottare un comportamento responsabile al fine di ridurre la dispersione dei rifiuti derivanti dai prodotti contemplati dalla direttiva. Ogni anno – spiegavano i consiglieri comunali – vengono prodotte nel mondo oltre 300 milioni di tonnellate di plastiche, di cui 8 milioni si stima finiscano negli oceani e nei mari con gravi conseguenze sulla vita marina e terrestre che disgregati in frammenti di microplastiche, inquinano per sempre e impregnano acqua, aria e alimenti come il sale e il miele, le plastiche vengono ingerite intenzionalmente, accidentalmente o in maniera indiretta dalle specie marine compromettendo gli equilibri dell’ecosistema ambientale; l’Italia risulterebbe il primo consumatore in Europa e secondo al mondo per utilizzo di acqua imbottigliata in contenitori di plastica che, dopo il breve uso, rimarrebbero nell’ambiente per almeno 250 anni”.

A.B.

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