Il Millepiedibus di Ca’ Trenta festeggia i suoi primi 10 anni e ogni giorno porta a scuola 52 bambini.
Meno rispetto agli inizi, quando gli iscritti erano 60 e meno anche degli anni scorsi, quando i piccoli che utilizzavano il servizio erano addirittura un centinaio. Colpa del calo demografico, che non ha comunque demotivato i 34 volontari, che sono disponibili ad accompagnare a scuola i più piccoli.
Il millepiedibus era nato dopo che un bambino era stato sfiorato da un camion in un passaggio pedonale e dopo quella che sarebbe potuta essere una tragedia, un gruppo di genitori e gli insegnanti della scuola primaria, si erano mobilitati per garantire la sicurezza dei giovanissimi studenti.
Il Comune propose allora il servizio del Millepiedibus. Iniziativa sostenuta da volontari che accompagnano i bambini a piedi, lungo il tragitto per la scuola ci sono apposite fermate, in luoghi ed orari prestabiliti. Ad ogni fermata si incontrano altri bambini di altre classi allargando così le relazioni. Con la presenza degli adulti, accrescono la loro autonomia, imparano ad orientarsi nel territorio ed a sviluppare una maggiore consapevolezza dei pericoli stradali.
Oggi il Millepiedibus della Scuola Primaria Don Lorenzo Milani di Ca’ Trenta ha tre linee, la verde (Zona Via PioX Sud/Est con tre fermate), la gialla (Zona Via Pio X Nord/Ovest con due fermate) e la linea arancio (Zona Liviera con quattro fermate).
Nel resto del Comune il servizio funziona con partecipazione differenziata a seconda delle zone.
A Giavenale è partito quest’anno dopo qualche anno di fermo con tre linee, 32 bambini e 11 volontari. A Santissima Trinità è presente da 13 anni con tre linee, 86 bambini e 57 volontari. A Magrè è attiva una sola linea con 16 bambini e 6 volontari.
“Considero questo tipo di iniziativa particolarmente pregevole – ha dichiarato Cristina Marigo, assessore al Sociale – Non solo nasce dal prezioso contributo di adulti di riferimento, quali i volontari, che si mettono a disposizione della comunità per il benessere dei nostri bimbi e perciò delle loro famiglie, ma anche perché è un chiaro esempio di come la realizzazione di alcune politiche assolutamente importanti per la nostra collettività, sia resa possibile grazie alla collaborazione di più soggetti, volontari, scuole, Consigli di Quartiere e amministrazione comunale. In questo caso con l’obiettivo primario di garantire la sicurezza dei più piccoli, ma non solo: è un’occasione per i bambini di guadagnare un po’ di indipendenza, salute e abilità nella sicurezza stradale. Accanto a ciò poi si vuole sensibilizzare i nostri piccoli cittadini sul tema della mobilità sostenibile, stimolandoli all’utilizzo di modalità di spostamento in grado di diminuire gli impatti ambientali, sociali ed economici”.
di Redazione Altovicentinonline
