Ridurre gli utili sui rifiuti, per aumentare gli investimenti con lo scopo finale di diminuire quanto più possibile il rifiuto secco destinato al termovalorizzatore.

La mozione presentata da Coalizione Civica a sindaco e presidente del consiglio del Comune di Schio è molto chiara, con la richiesta all’azienda partecipata che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti di rinunciare alla distribuzione del 50% degli utili ai Comuni soci e di destinarli piuttosto ad investimenti per il miglioramento del servizio.

“Crediamo, che se vogliamo ridurre quanto più possibile la quota parte di rifiuto secco destinato al termovalorizzatore, debbano essere messi in atto tutti gli investimenti possibili per ottenere questo risultato – spiegano Giorgio De Zen e Carlo Cunegato, consiglieri di Coalizione Civica Schio – Dall’ultimo bilancio disponibile, relativo al 2018 e chiuso con un utile di 1.216.633 euro, si vede come sia stata decisa da Ava la distribuzione del 50% degli utili ai comuni soci. Noi crediamo che una società in house non debba fare utili per arricchirsi e redistribuire gli utili ai comuni soci, ma piuttosto investire gli stessi per migliorare i servizi ai cittadini senza far lievitare le bollette e per ridurre quanto più possibile l’inquinamento ambientale del nostro territorio”.

I consiglieri citano lo statuto di Ava, “che prevede che l’80% del fatturato della Società sia effettuato nello svolgimento dei compiti affidati dagli enti locali soci. E qualora ci sia produzione ulteriore può essere rivolta anche a finalità diverse a patto che la stessa produzione permetta di conseguire economie di scala o altri recuperi di efficienza sul complesso dell’attività principale”.

E’ compito dell’assemblea dei soci, quindi dei sindaci, stabilire destinazione e ridistribuzione degli utili. Da qui la mozione al Comune di Schio, che detiene il 23,74% delle quote della partecipata e già da solo potrebbe convocare l’assemblea.

“Gli investimenti di Ava sono stati numerosi ma forse non abbastanza per cogliere le dinamiche di un mercato sempre più innovativo, come nel caso delle stoviglie biodegradabili che vengono incenerite nel termovalorizzatore perché non possono essere smaltite nell’umido – continuano De Zen e Cunegato – Nel 2018 Ava ha investito 2,4 milioni di euro ma, come da relazione di bilancio Ava, si sono riscontrate crescenti difficoltà nella individuazione di impianti di recupero e smaltimento cui destinare i rifiuti urbani e speciali prodotti dai Comuni soci. Tale situazione, sempre da relazione Ava, ha determinato un aggravio delle condizioni economiche praticate dai fornitori, con particolare riferimento ai rifiuti urbani pericolosi, con conseguente adeguamento, a partire dal 2019, di alcune delle condizioni economiche praticate ai soci per i servizi di recupero e smaltimento. Apprendiamo sempre da Ava che, a causa della diminuzione della domanda internazionale di materia prima seconda derivante dal recupero dei rifiuti, sono confermate anche per il 2019 una significativa contrazione dei prezzi di valorizzazione dei rifiuti oltre che rilevanti incertezze in ordine alla capacità degli operatori di mercato di assorbire l’offerta di rifiuto. In tale contesto, apprendiamo che Ava ha deciso di rientrare dal 01/01/2019 nella convenzione Comieco per la valorizzazione della carta. Per questi motivi – concludono i consiglieri di Coalizione Civica – chiediamo che venga convocata l’assemblea dei soci, con lo scopo di discutere la proposta di destinare l’intero importo degli utili generati da Ava ad investimento negli anni seguenti per interventi di miglioramento dell’efficienza della raccolta differenziata in tutti i comuni soci e per interventi di miglioramento tecnologico degli impianti di proprietà di Ava al fine di ridurre quanto più possibile l’inquinamento ambientale”.

A.B.

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