Aiutare le donne che subiscono violenza mettendo a loro disposizione un servizio di prima accoglienza, sostengo economico, legale e psicologico per poter uscire da condizioni di grave difficoltà che possono mettere a rischio la loro vita. È questo il principale obiettivo dei centri antiviolenza, come quello di Schio che è affiancato anche da una casa rifugio. Per questa preziosa e necessaria attività ora il Comune potrà contare anche su un contributo di circa 77mila euro messo a disposizione dalla Regione del Veneto. 
«Sfortunatamente il tema della violenza sulle donne è sempre attuale e il supporto a questo tipo di strutture è fondamentale per garantire l’efficacia delle azioni di contrasto e prevenzione – sottolinea l’assessore al sociale -. Anche quest’anno la Regione ha destinato dei contributi al nostro centro antiviolenza di via Pasini e alla nostra casa rifugio, dove vengono accolte non solo donne di Schio ma di tutto il Veneto. Con questa somma finanzieremo fino a dicembre 2023 attività e spese che prevedono anche delle azioni specifiche di sensibilizzazione attraverso percorsi educativi dedicati ai agli studenti». 


Nello specifico dei 77.542,67 euro ricevuti dalla Regione ne saranno destinati 31.754,58 per la gestione della casa rifugio mentre per le attività del centro antiviolenza 29.600,59. Al finanziamento delle rette di accoglienza in emergenza in strutture alberghiere o ricettive delle donne e dei figli minori vittime di violenza saranno destinati 14.687,50 euro. Per quanto riguarda i percorsi educativi e culturali per prevenire la violenza di genere il Comune si impegna a destinare 1.500 euro per la realizzazione di due percorsi formativi destinati alle scuole secondarie di primo grado. 
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