Alcool. Alla base dell’escalation di episodi di violenza che stanno destabilizzando i cittadini di Schio, dove delle gang, a scadenza quasi giornaliera, arrivano ad accoltellarsi nelle pubbliche vie,  secondo Vincenzo Gardin, Maggiore dei Carabinieri di Schio, ci sarebbero gli eccessi nel bere.

Non la pensa allo stesso modo il sindaco Valter Orsi, che , dopo aver riunito un tavolo con i due responsabili delle forze di sicurezza locali, Vincenzo Gardin e Giovanni Scarpellini, comandante del Consorzio di Polizia Locale, ha parlato di vera e propria “aggressione”. E che adesso teme per ritorsioni e per ulteriori di violenza, visto che in città, qualcuno parla di ‘farsi giustizia da solo’.

“Erano tutti alterati dall’uso di bevande alcoliche e gli animi si sono accesi”, ha spiegato Vicenzo Gardin, maggiore dei Carabinieri di Schio. I suoi carabinieri sono intervenuti insieme alla Guardia di Finanza, in via Petiti di Roveto, dove l’altra notte, è andata in scena l’ultima rissa culminata in due accoltellamenti e in tre denunciati a piede libero.  ‘Futili motivi, che hanno scatenato incomprensioni e acceso la scintilla della rissa – ha continuato per spiegare l’accaduto – In contrapposizione c’erano alcuni ragazzi italiani, altri magrebini e un moldavo. Si sono accapigliati e hanno estratto due coltellini, che sono stati sequestrati oltre ad  un bastone.  Nessun colpo in profondità, ma solo di taglio, come è stato subito accertato. Il controllo del territorio c’è, la situazione è determinata dal fatto che i ragazzi sono in giro anche vista l’estate e molti bevono”.

Minimizza l’ufficiale dei carabinieri, che più che di vera e propria criminalità, tende a descrivere i fatti di cronaca di questi giorni, come degenerazioni di teste calde, che dopo avere alzato il gomito, litigano, si picchiano e a volte si accoltellano. Ma gli scledensi sono allarmati anche perchè, tirando le somme sugli ultimi fatti di cronaca, questi personaggi che agiscono in branco, possono contare pure su armi.  Colpi di pistola che, seppure sparati a salve, hanno fatto crescere la sensazione di paura.

“Sono molto arrabbiato”, ha commentato Valter Orsi, che ha spiegato che i due ragazzi  finiti in ospedale in via Petiti di Roveto sono stati aggrediti da un gruppo di sei giovani e affrontati con  coltelli, spray urticanti e un bastone.

“Ora gli episodi di violenza sono troppi – ha continuato Orsi – Finora abbiamo messo in campo tutto quello che potevamo per la sicurezza, vogliamo capire se possiamo fare di più. Conosciamo i responsabili di questi gravi fatti sui quali non intendo lasciare passare. Uno arriva da Thiene ed  era stato arrestato dal comandante Scarpellini la sera prima, ma poi è stato rimesso in libertà, mentre l’altro viene da San Vito. Li conoscono tutti”.

Nomi noti, di ragazzi che però un freno dalla giustizia vero non l’hanno ancora avuto.

“Non sono mai stati portati a processo – ha continuato Orsi – Solo l’intervento del comandante Scarpellini ha dato uno scossone alla sua situazione. Se questo ragazzo avesse subito un processo e scontato una pena, ora non saremmo qui a parlare di questo episodio, non si sentirebbe intoccabile. Non è possibile che persone che sono conosciutissime da tempo non siano ancora state processate”.

Stamattina, il sindaco Valter Orsi ha voluto incontrare in prefetto per illustrargli una situazione che non può più andare avanti.

“Ho sentito voci che non mi piacciono – ha spiegato il primo cittadino – Ci sono alcune persone che non hanno più voglia di stare a guardare. Non voglio si arrivi assolutamente a questo, perché sarebbe il fallimento del nostro sistema di sicurezza. Finora siamo riusciti a tamponare la realtà locale con interventi progettuali, contenitivi e repressivi. Ora sono stanco di sentirmi dire che non si può fare nulla. Grazie al Questore, il giovane in questione, che sta causando diversi disordini,  ha ricevuto un foglio di ‘via’ da Schio, che se non viene rispettato comporta l’arresto”.

A.B.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia