“Il bonus per i centri estivi è rimasto nel cassetto perché le famiglie hanno scelto il bonus baby sitter, che è molto più cospicuo e non è cumulabile”.
A spiegare il perché, nel Comune di Schio, nel 2020 siano rimasti inutilizzati soldi stanziati per i centri estivi dei ragazzi, interviene Cristina Marigo, assessore al Sociale, che proprio non ci sta ad incassare l’accusa di essersi “presi in ritardo per due anni di fila” lasciando le famiglie senza centri estivi, che alla fine sono anche cari.
Il dibattito, che oltre a Schio ha interessato anche Thiene, è stato portato alla ribalta da alcuni genitori, che hanno lamentato il costo elevato delle settimane post scuola dei loro ragazzi, ma anche da Giulia Andrian, consigliere comunale del Pd di Schio, che ha criticato le decisioni dell’amministrazione comunale di non aver stanziato fondi per il 2021, dopo che nel 2020 parecchi soldi dei bonus erano rimasti inutilizzati.
“C’è una ragione precisa, economica, che deve essere nota – ha sottolineato Cristina Marigo – Nel 2020 molte famiglie hanno preferito fare richiesta del bonus baby sitter, che ammonta ad oltre mille euro e può essere utilizzato in vari modi. Il bonus baby sitter non è cumulabile al bonus per i centri estivi, per questo quello che avevamo destinato alle attività ‘ludiche’ e ricreative dei ragazzi è rimasto inutilizzato. Il bonus baby sitter c’è ancora e anche quest’anno sarà più richiesto. Ci piace amministrare con la testa, spendere i soldi nel modo giusto, non vogliamo che ci siano fondi che giacciono inutilizzati”.
Anche per i tempi utilizzati, l’assessore della giunta del sindaco Valter Orsi spiega che cosa è successo ne 2020: “Ci siamo mossi nei tempi concessi dalla pandemia. Abbiamo fatto tavoli con gli operatori dei centri estivi, che avevano regolamenti stretti da osservare. Regolamenti che hanno anche fatto lievitare i costi, purtroppo. C’era la necessità di non avere troppe persone, ma molte famiglie avevano anche il timore di mandare in giro i figli e preferivano lasciarli a casa con i nonni, per i quali potevano destinare il bonus baby sitter. Siamo partiti quando è stato possibile. Ne avevano relazionato ampiamente in consiglio comunale, ma comprendo che ci sia anche una questione politica da cui scaturisce il dibattito”.
Non va diversamente quest’anno: “C’è in arrivo un fondo ministeriale, stiamo aspettando i dettagli – ha concluso Cristina Marigo – Vogliamo che ogni centesimo venga speso al meglio, con senso di responsabilità e per il bene dei ragazzi e delle loro famiglie”.
di Redazione Altovicentinonline
Thiene-Schio. Centri estivi “un lusso per pochi e bandi in ritardo”