Non si placano le polemiche per la presenza di ‘Bello Figo’ a Schio, dove è stato invitato a cantare il suo rap provocatorio all’Hollywood il prossimo 30 giugno.
E questa volta a scendere in campo è Forza Nuova che chiede l’annullamento del concerto per una “questione di buon senso e rispetto nei confronti di milioni di italiani che si trovano in gravissime difficoltà economiche e finanziarie”. Ma si chiede anche dove siano finite tutte quelle persone, femministe in testa, che scendono in campo per la difesa dei diritti e tacciono davanti ad un ragazzetto senza arte né parte che ritiene di avere diritto ad avere donne bianche solo perché si sveglia con un’erezione.
La presenza di Bello Figo a Schio è finita sotto i riflettori per l’ironia feroce (che sfocia nella ‘sfanculata’) del rapper nei confronti degli italiani che ospitano i profughi. Un’ironia che non piace e infatti sono in molti a chiedersi cosa ci sia di edificante nell’arte del rapper e che cosa spinga i ‘fan’ ad andare a vederlo.
“Nella situazione di disagio che si vive in alcune zone italiane, le parole di questo personaggio sono come legna da ardere che alimenta il fuoco”, ha commenta Daniele Beschin, segretario provinciale di Forza Nuova.
Paul Yaboah, il 21enne conosciuto con il poco edificante nomignolo di ‘Bello Figo’, nella canzone che lo ha reso famoso (perché, duole a dirlo, proprio di fama si tratta), inneggia ai privilegi che gli italiani stupidamente regalerebbero ai richiedenti asilo. “Non pago affitto”, spiega il rapper nella sua canzone, in un italiano con tipico accento africano. Specificando inoltre di stare in hotel a 4 stelle, con wifi gratuito e lussi connessi, il ragazzetto nella sua canzone spiega anche di avere bisogno di una donna bianca quando si sveglia la mattina, per dare sfogo alle sue pulsioni naturali. Insulto dopo insulto, provocazione dopo provocazione, la canzone è servita, con buona pace di educatori, ideologi, psicologi e psicanalisti che tanto si dannano per dare ai giovani basi solide sulle quali costruire il loro futuro.
“Quando cantanto da Bello Figo sono schifezze che in questo momento storico non possono essere accettate e ci comporteremo di conseguenza se le autorità non inviteranno il gestore del locale a desistere da questa pagliacciata – ha spiegato Daniele Beschin – E’ evidente che il 30 giugno la mobilitazione sarà massiccia ed ognuno dovrà assumersi le sue responsabilità, anche se auspichiamo prevalga il buonsenso soprattutto da parte delle autorità chiamate a gestire l’ordine pubblico. In caso contrario, ci mobiliteremo con gli altri movimenti dell’area per impedire questo scempio. Se a pronunciare certe parole contenute nei testi delle canzoni di questo fenomeno da baraccone, fosse stata una qualsiasi altra persona, magari bianca, si sarebbe gridato allo scandalo, al sessismo, all’odio razziale con relativa applicazione della legge Mancino. Ci chiediamo dove sono invece tutte le femministe, come mai non si indignano di fronte ad un pagliaccio che invita a violentare le donne bianche e a rubare”.
Forza Nuova promette battaglia: “Ho parlato con il gestore del locale – ha confermato Beschin – Abbiamo avuto un dialogo cordiale, durante il quale abbiamo spiegato le nostre ragioni, invitandolo a desistere. Mi sembra che qualche segnale di apertura ci sia stato anche se mi ha detto che il passo deve venire essenzialmente dalle autorità preposte, il questore su tutti. In tutta Italia – ha concluso il segretario provinciale di Forza Nuova – questi concerti demenziali stanno subendo annullamenti un pò ovunque, il periodo storico lo impone, la tensione sociale è alle stelle e non abbiamo bisogno di provocazioni e pagliacciate”.
A.B.