Con l’arrivo dell’autunno cominciano le scuole, si usa il bus invece della bicicletta, si preferiscono luoghi chiusi rispetto a quelli all’aria aperta e soprattutto qui ci si raggruppa, si condivide la stessa ‘aria’.

Ecco il contesto nel quale per via aerea appunto ci si passa l’influenza l’uno con l’altro. E sembra che rispetto al recente passato, l’influenza stia giocando d’anticipo, con un conseguente picco che vivremo fra dicembre e gennaio piuttosto che nel mese di febbraio. “Ci aspetta una stagione influenzale precoce e moderatamente aggressiva, con un picco tra dicembre e gennaio – spiega il dottor Marco Vignoli -, medico chirurgo scledense, che sottolinea l’importanza di proteggere le persone fragili, e traccia un quadro delle previsioni e delle strategie di prevenzione.

“L’influenza stagionale, dai dati che sono pervenuti da alcune regioni dell’Australia (inverno Australe), mostra un numero maggiore di contagi rispetto agli anni precedenti e di conseguenza sono aumentati anche gli accessi in pronto soccorso e i ricoveri dovuti alle complicanze in soggetti fragili – spiega Marco Vignoli -. L’Inghilterra ha già rilevato un’impennata dei casi di influenza negli ultimi 15 giorni.

Quindi, dottor Vignoli, cosa ci dobbiamo attendere in Italia?

Mi aspetto durante l’intera stagione, che i contagi possano interessare anche il 30% della popolazione totale. La sintomatologia più diffusa sarà caratterizzata da: febbre alta, tosse, mal di gola, congestione nasale, dolori muscolari e articolari, cefalea, forte stanchezza o sensazione di spossatezza. Nei reparti di Medicina, infettivologia, Geriatria e Medicina d’Urgenza, è importante avere un tampone di conferma per impostare la cura migliore ed, eventualmente, fare una diagnosi differenziale con altre patologie virali e batteriche. La popolazione più fragile, sarà anche a rischio di complicanze respiratorie e cardiovascolari. Per questa tipologia di pazienti è fortemente consigliata la vaccinazione anti-influenzale.

Per prevenire, è importante adottare semplici abitudini nel quotidiano. Quali?

Lavarsi spesso le mani e igienizzarle quando si rientra a casa o si toccano superfici comuni. Evitare di frequentare ambienti chiusi affollati nei periodi di picco influenzale, aerare regolarmente gli ambienti, coprirsi bocca e naso quando si tossisce o starnutisce, mantenere uno stile di vita sano, con alimentazione equilibrata, sonno regolare e attività fisica moderata. La regione Veneto ha lavorato e sta lavorando molto, sia per quanto riguarda la corretta informazione attraverso i media, che soprattutto nel potenziare i servizi territoriali e di emergenza.

F.C.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia