Una minaccia anonima ad un proprietario di cane, con tanto di feroce insulto all’animale, è apparsa nei lampioni di viale Roma a Magrè di Schio.
‘Cane maledetto’ è lo sproloquio rivolto al povero animale da qualcuno che, sicuramente stanco di trovare il marciapiede sporco di urina e deiezioni canine, non ha trovato di meglio da fare che tappezzare la via di cartelli, che subito, come c’era da aspettarsi, hanno fatto il giro del web.
Ma è anche la minaccia rivolta al padrone del quattro zampe a colpire, perché se da un lato rivela un’esasperazione enorme (che potrebbe anche essere giustificata dalla maleducazione del proprietario in questione), dall’altro esprime una violenza di cui non si sente davvero la necessità.
“Prima o poi ti beccherò e allora farò ingoiare al tuo padrone tutta la merda e l’urina che hai riversato in questo marciapiede”, c’è scritto nei cartelli che campeggiano attaccati ai lampioni.
A questo punto, essendo entrambi i colpevoli (proprietario del cane e accusatore) anonimi, probabilmente non si saprà mai come andrà a finire la questione.
Quel che è certo, è che quel cane, l’appellativo di ‘maledetto’ non se lo merita proprio, perché in quanto animale, è impensabile pretendere che giri lui stesso con sacchetto e paletta per raccogliere i sui bisogni.
Sarebbe invece giusto pretendere, come da regolamento comunale, che tutti i proprietari di cani provvedessero a raccogliere le deiezioni canine, tema sul quale si torna spesso, perché evidentemente c’è ancora chi non si sente in dovere di pulire quando sporca le cose pubbliche.
Del resto, la stragrande maggioranza dei proprietari di cani già lo fa, perché se così non fosse, con il grande numero di pelosotti che abitano nelle famiglie, c’è da immaginare che le strade sarebbero delle fogne a cielo aperto.
A raccomandare di raccogliere sempre i bisogni dei propri cani, è proprio Enpa, che non si risparmia mai quando è il momento di far comprendere ai proprietari di animali il ruolo di responsabilità civile che li investe quando si tratta di pulizia e sicurezza.
In riferimento al cartello appeso a Magrè, Federica De Pretto, prsidente Enpa Thiene-Schio, ha commentato: “Spero solo che i vigili facciano il loro lavoro: rimuovere i cartelli e multare chi li ha appesi. Se ognuno di noi scrivesse in giro a strade tutto ciò che non va, le nostre città sarebbero uno schifo. Tralascio il contenuto che è davvero fastidioso e inaccettabile. Se sapete chi è costui, fate sapere”.