Irpef in base al reddito per aiutare chi ha meno risorse, riattivazione dell’ospedale di Santorso e preoccupazioni per le case di riposo, Coalizione Civica invita l’amministrazione comunale a delle riflessioni.

L’emergenza coronavirus che ha imposto un cambiamento drastico e alle abitudini e provocato gravi ripercussioni sui portafogli di gran parte delle famiglie scledensi, ha spinto Coalizione Civica a fare una riflessione su come aiutare lo strato più debole. La richiesta al sindaco e all’amministrazione comunale che Carlo Cunegato e Giorgio De Zen chiedere un’aliquota Irpef progressiva, in base al reddito, cancellando così la quota unica e facendo in modo che chi ha di più, paghi di più, lasciando più respiro a chi ha meno.

“Sulle misure economiche a sostegno delle persone e categorie in difficoltà si parla molto a livello nazionale, poco a livello regionale e quasi tutto tace a livello comunale. Abbiamo proposto di rimodulare l’addizionale Irpef comunale rendendola progressiva e l’assessore al bilancio ci ha garantito che avrebbe lavorato sulla proposta. L’allungamento delle scadenze dei mutui libera delle risorse, speriamo che l’amministrazione colga l’occasione per valutare i giusti investimenti (sociale, terza età, categorie economiche) e rivedere il bilancio anche alla luce delle minori entrate”.

I rappresentanti locali di Coalizione Civica puntano il faro anche sull’ospedale di Santorso e sui tanti morti nelle case di riposo.

Ospedale di Santorso

“Facciamo un appello a tutti i sindaci del territorio perché si cominci a porre pubblicamente questa questione. E’ ormai evidente che il progetto di ‘ripulire’ completamente gli ospedali non Covid ad un mese dalla nascita dell’ospedale hub non si è ancora compiuto e per i medici viene considerato irrealizzabile. La convivenza con il Covid potrebbe durare anche un anno. Il futuro dovrà essere il doppio canale in ogni territorio, come è già oggi del resto. Chiediamo che al più presto si metta in atto un progetto affinché si riaprano i reparti nell’Alto Vicentino.

Case di riposo

“La situazione delle case di riposo ci preoccupa. I dati pubblicati negli ultimi giorni su contagi e decessi evidenziano criticità nella gestione dell’emergenza in molte di queste strutture. A Schio abbiamo una struttura di diretta emanazione comunale: vorremmo sapere dal sindaco quali sono le iniziative che intende intraprendere per salvare la salute dei nostri anziani. Per quanto riguarda la Regione, vogliamo aggiungere che non è pensabile che ogni struttura debba provvedere da sé alla ricerca di dispositivi, i cosiddetti DPI. E’ stato un peccato non aver accolto la proposta del presidente de ‘La Casa’ Beppe Sola di organizzare un luogo separato per ospitare gli ospiti Covid. Inoltre, come abbiamo detto al sindaco a dicembre in sede di discussione di bilancio, in una città che invecchia più di altre i servizi per la terza età devono essere programmati per tempo”.

di Redazione Altovicentinonline

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