Le stoviglie bio che non vengono riciclate e smaltite con il rifiuto umido sono finite in consiglio comunale a Schio, con Coalizione Civica che ha chiesto spiegazioni all’amministrazione sul perché Etra, la partecipata incaricata dello smaltimento dei rifiuti organici, rigetti posate e piattini definiti ‘bio degradabili’ indirizzandoli all’inceneritore.

La risposta tecnica arriva dal Trentino Alto Adige, dove i responsabili di Bioenergia Trentino e della Eco Center di Bolzano, le due società che lavorano i rifiuti raccolti hanno lanciato un appello: “Non gettate sacchetti, piatti o bicchieri nei nuovi materiali tra i rifiuti organici, sono biodegradabili ma non compostabili. Stanno rendendo impura la nostra raccolta”.

Sotto accusa sono finite le ‘bio-plastiche’, cioè prodotti creati partendo da materie prime vegetali che sono biodegradabili, ma che non hanno la caratteristica di essere anche compostabili.

La presenza di sempre più numerose stoviglie in bio-plastica tra i rifiuti organici ha iniziato ad allarmare i responsabili di Bioenergia Trentino e di Eco Center Bolzano e reso chiaro il motivo per cui Etra, la partecipata bassanese che smaltisce il rifiuto ‘umido’, rigetta gli oggetti che andranno poi bruciati nell’inceneritore.

“Il tempo di trasformazione del prodotto ‘umido’ standard è 23 giorni – spiegano i tecnici altoatesini – ma le bio plastiche invece impiegano mesi per trasformarsi. Tempi non compatibili con le lavorazioni degli impianti super tecnologici, perché se il materiale non si decompone, continua a girare nell’impianto stesso per anni col rischio di intasare tutto”.

“L’allarme non riguarda solo i nuovi sacchetti della verdura o le borse della spesa, quelli sono il problema minore – assicura Andrea Ventura di Bioenergia Trentino – Ormai nei rifiuti organici troviamo piatti, forchette, contenitori di gelati, perfino deodoranti. Tutto gettato lì perché c’è scritto ‘biodegradabile’. Ma la beffa maggiore è che si sta convertendo alla bio-plastica anche la grande utenza, cioè mense, catering, feste e sagre: tutti in buona fede e tutti a utilizzare piatti di carta che di carta non sono e che poi finiscono a intasare gli impianti”.

La conferma quindi è che stoviglie e oggetti nei nuovi materiali vanno nel rifiuto indifferenziato, che verrà smaltito nell’inceneritore.

A.B.

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