Maleducazione, inciviltà, spocchia nello sfidare le regole perchè lì ci sono le telecamere. Ha fatto defecare il suo cane davanti al negozio Valmoda di Maria Rita Schizzarotto in via Almerico Da Schio, il barbaro cittadino, che dopo aver visto soddisfare il bisogno del suo cane non si è degnato di ripulire.

“E’ consuetudine qui in piazza – racconta la commerciante, che ha postato la foto dell’escremento a chiazze su facebook, scatenando un fiume di commenti di persone che vivono quotidianamente la sua stessa esperienza – . La telecamera ha pure immortalato l’incivile, ma questo non basta a frenare la maleducazione. Le colonne dei portici sono diventate luogo esclusivamente destinato alle pipi dei cani e poi le sorprese tipo quella che ho trovato io ieri,  sono all’ordine del giorno. E la colpa non è dei cani – ci tiene a precisare Maria Rita Schizzarotto – , perché anch’io ho un cane. È questione di educazione e civiltà, ormai inesistente. Questi episodi  stanno diventando un vero e proprio problema. Non so cosa si può fare per migliorare la situazione. I vigili urbani non possono essere ovunque. Una città pulita dovrebbe essere motivo di orgoglio per chi ci vive, ma in realtà così non è”.

“Purtroppo questo è un problema che ci viene segnalato spesso e non si tratta di fatti di mancato rispetto delle regole che avvengono solo in centro. Anche nelle periferie – dichiara l’Assessore Alessandro Maculan – . Proprio due settimane fa ho avuto un incontro proficuo con gli agenti  di Italcaccia, che hanno già svolto un ottimo servizio di controllo e sanzionamento degli incivili dei rifiuti. Abbiamo chiesto loro di estendere l’attività alle deiezioni per elevare multe a chi proprio non ne vuole sapere di rispettare le regole che esistono . Io amo i cani e gli animali e non ce la possiamo prendere con loro se devono soddisfare i loro bisogni naturali. Ma non è accettabile che non si raccolgano: è colpa dei padroni, che dovrebbero andare in giro con il materiale per ripulire le strade, i marciapiedi e là dove si è sporcato. Ritengo necessario però, che sull’argomento parta una campagna di comunicazione volta a sensibilizzare la cittadinanza e ci stiamo lavorando”.

N.B.

 

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