Non piace a Carlo Cunegato l’idea di trasferire la stazione dei treni dal centro al cementificio di Giavenale e per superare l’impasse dell’ingorgo di traffico a ridosso dei binari, il consigliere di minoranza ipotizza il potenziamento di una mobilità alternativa.

In un’interrogazione a risposta scritta presentata all’amministrazione comunale del sindaco Valter Orsi, il leader di TesSiamo Schio chiede se sia stato fatto uno studio di fattibilità su eventuali sottopassi o altre soluzioni viabilistiche che permettano l’eliminazione del passaggio a livello che sta creando dei problemi di congestione di traffico.

“La cessione dell’edificio dell’Orteco contro la quale ci eravamo opposti, visto che era stata pensata come un’area di interscambio auto-treno – chiede Cunegato – è stata fatta perché avevate già in mente di spostare la stazione?”

Secondo il consigliere, se la stazione venisse davvero spostata a Giavenale, l’aumento di traffico su gomma sarebbe inevitabile, per coprire la distanza che porta dal punto di arrivo del treno al centro.

Contrario anche a chiedere l’opinione dei cittadini attraverso un referendum proposto dalla lista Noi Cittadini, Cunegato ha commentato: “Un’amministrazione seria non dovrebbe confondere il piano amministrativo con quello politico. Il  referendum doveva essere proposto dall’amministrazione comunale e non da un movimento politico di parte. Tessiamo Schio è completamente in disaccordo con questa scelta. Per motivi economici, ma soprattutto perché ha un’idea della mobilità nella quale deve essere centrale il tema della sostenibilità ambientale. Il trasporto ferroviario è una delle modalità di spostamento più efficiente, meno inquinante, più sicura. Inoltre essa assicura il minor impatto sul territorio. Non è invece la modalità più diffusa e più tutelata, e resta in posizione ancillare rispetto al trasporto su gomma, più inquinante ed energivoro. Il trasferimento della stazione dal centro al cementificio di Giavenale – ha continuato – a nostro avviso andrebbe ad eliminare una delle peculiarità del treno: il suo arrivo nel cuore della città senza bisogno di ulteriori passaggi. Invece di investire nel rafforzamento dell’intermodalità bici-treno o di preoccuparsi di mantenere vivo il centro città portandovi direttamente le persone, si preferisce una soluzione ad un problema che vede erroneamente come causa il treno, reo di rallentare il traffico su gomma. E’ un caso di scambio di colpevoli: il problema del traffico non è causato dal treno, ma dall’uso eccessivo dell’auto reso necessario, forse, dall’assoluta inadeguatezza dei servizi di trasporto pubblico, ma anche dalla mancanza di visione di alternative: incentivi al car sharing, integrazione della rete ciclabile e soprattutto la sua manutenzione, riorganizzazioni degli orari lavorativi o scolastici. Non si tratta di aprire un conflitto tra l’automobile e il treno, ma di cominciare realmente a progettare una mobilità cittadina alternativa. Solo diminuendo il traffico cittadino si potrà aumentare la vivibilità e la salubrità della nostra città – ha concluso Cunegato nell’interrogazione – Spostare la stazione in periferia contribuirà invece ad aumentare il traffico automobilistico, peggiorando il livello delle emissioni che la centralina ci ha già dimostrato essere preoccupanti”.

A.B.

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