Agno Chiampo Ambiente (Aca) dice ‘no’ alla fusione con Ava ma solo per tutelarsi fino a prossime elezioni.

Lo ha confermato Matteo Macilotti, sindaco di Chiampo, che non si è mai espresso in modo negativo nei confronti della fusione, ma ha sottolineato la volontà dei Comuni soci della partecipata dei rifiuti di aspettare i nuovi sindaci, che saranno eletti nella primavera del 2019.

Fusione in cui aveva invece creduto Valter Orsi, sindaco di Schio, che per tenersi stretto l’inceneritore di Cà Capretta ed evitare la fusione con Etra, colosso competitor dei rifiuti, aveva auspicato la fusione con Aca, vedendo in questa fusione l’unica opportunità per il territorio di diventare totalmente indipendente sia nello smaltimento del ‘secco’ che nel compostaggio dell’umido.

Fari ancora puntati sull’inceneritore di Schio, che il Movimento 5 Stelle vorrebbe chiudere e il primo cittadino dismettere piano piano.

Quello che conta è che non finisca nelle mani di Etra, società di smaltimento rifiuti con sede a Bassano e con bacino d’utenza nel padovano e nella bassa vicentina. La fusione tra Ava ed Etra, comporterebbe un utilizzo diverso dell’impianto di Cà Capretta, che non sarebbe più di dominio esclusivo dell’Alto Vicentino, ma dovrebbe essere ‘condiviso’ con l’area di Bassano. La fusione Tra Ava ed Etra era stata ampiamente annunciata da Andrea Levorato, presidente Etra, ma Orsi aveva commentato: “L’interesse della fusione sarebbe soprattutto di Etra, che conferendo il rifiuto indifferenziato ad Ava per l’incenerimento paga un canone basso in virtù dello ‘scambio’ con il suo impianto per il bio-compostaggio del rifiuto umido. Qualora Etra dovesse rivolgersi ad esterni, il costo dello smaltimento aumenterebbe, con relativo aumento delle bollette per gli utenti del loro territorio (la Tari infatti impone che i costi siano caricati totalmente nelle bollette). Se invece Ava si unisse ad Aca, automaticamente si raggiungerebbe la quantità necessaria per coprire il fabbisogno di compostaggio dell’umido degli impianti nell’area Alto Vicentino e valli di Chiampo e Agno, con le tariffe che non subirebbero variazioni”.

A.B.

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