Inizieranno a metà febbraio i lavori di restauro di alcune importanti opere artistiche conservate nella chiesa di San Francesco, uno dei monumenti più antichi e rappresentativi della città.

Gli interventi si concentreranno sul dipinto su tela raffigurante l’Immacolata Concezione di autore ignoto e risalente alla fine del diciassettesimo secolo. La tela che necessita un restauro conservativo è collocata sull’altare marmoreo di Santa Maria degli Angeli che si trova in sacrestia. Oltre a quest’opera i lavori interesseranno anche la ‘macchina’ tardo-barocca che in passato svolgeva la funzione (oggi in disuso) della ‘velatio’, ovvero la pratica di velare croci e statue sacre in periodo di Quaresima per favorire una contemplazione più pura da parte dei fedeli. La velatio di San Francesco, di cui si erano perse le tracce almeno da fine 800’, è riemersa nel 2018 durante delle operazioni di inventario e controllo condotte dal Servizio Cultura del Comune e dal dottor Tommaso Scanu (allora tirocinante). A “velare” la statua della Madonna con il Bambino sull’altare della Concezione di Maria Vergine nella navata laterale è una pregevole tela settecentesca raffigurante l’Immacolata Concezione, che grazie a un particolare meccanismo inserito nel basamento dell’altare poteva essere sollevata o abbassata rivelando la statua in determinati periodi del calendario liturgico. Tela e macchina, quindi, verranno riportati al loro stato originario grazie agli interventi in programma.

Infine sarà oggetto di restauro anche la cornice dorata che impreziosisce l’altare della Concezione di Maria Vergine. “A metà gennaio abbiamo ricevuto parere favorevole sul progetto generale da parte della Soprintendenza e ora siamo pronti per far partire i lavori – ha detto Barbara Corzato, assessore alla Cultura – Schio ha un patrimonio storico artistico importante in termini di opere e con questi interventi continua il nostro impegno nella loro tutela e valorizzazione. La chiesa di San Francesco fin dall’800 è al centro dell’interesse della comunità scledense che già da allora ne ha promosso i restauri e le conservazioni. Siamo di fronte, quindi, a una lunga tradizione nel prendersi cura di questo luogo”.

Per questo primo stralcio dei lavori è previsto un investimento di circa 15mila euro e l’intervento sarà eseguito dalla restauratrice Aurelia Rampon di Schio. Da parte della Soprintendenza è stato dato l’ok anche per procedere con il restauro di altre opere conservate a San Francesco, ovvero la scultura in pietra policroma raffigurante la Madonna con Bambino del quindicesimo secolo, il dipinto raffigurante Santa Lucia di Giuseppe Pupin del 1826, una serie di candelieri lignei databili tra ‘700 e ‘800 e il maestoso leggio girevole per codici miniati probabilmente coevo al coro ligneo di Bernardino de Rochis datato 1504.

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