File alle poste e orari ridotti. L’emergenza covid di certo non aiuta il servizio postale del Comune di Schio, che nei suoi 4 uffici postali, in centro, a Magrè, a Poleo e a Giavenale, spesso registra code di anziani in attesa.

Un disagio, quello denunciato da molti cittadini, che ha spinto i consiglieri comunali del Pd ad indirizzare a sindaco e giunta una mozione, per chiedere ampliamento degli orari di apertura.

“Una città di 40mila abitanti come quella di Schio, con tutti gli utenti e le aziende che usufruiscono dei servizi postali non può permettersi di avere gli uffici postali con orari ridotti come quelli che i nostri cittadini si trovano ad affrontare negli ultimi mesi – hanno scritto Leonardo Dalla Vecchia, Giovanni Battistella, Giulia Andrian e Valeria Grazian – Indubbiamente la pandemia non agevola un accesso normale ai servizi, ma non possiamo accettare di subire queste riduzioni di orario senza provare ad intervenire. Come gruppo consiliare del Partito Democratico chiediamo al Sindaco ed alla giunta di farsi portavoce verso le sedi centrali di Poste Italiane al fine di verificare la disponibilità a riaprire gli uffici con orario pieno. Si sta avvicinando anche l’inverno e sappiamo che i nostri anziani che vanno a ritirare ogni mese la pensione rimangono ore in fila ad attendere il proprio turno, bisogna pensare di proteggerli e di trovare delle soluzioni che garantiscano accessi agevolati ed in sicurezza.

Siamo consapevoli che Poste Italiane è una società privata, ma la valenza dei suoi servizi non può essere ignorata da chi amministra una città”.

La replica di Orsi: “Non illudiamoci che riapra l’ufficio al Tretto”

“Come amministrazione faremo del nostro meglio per alleviare i disagi, il rapporto con la direzione locale e provinciale di Poste Italiane è costante e corretto – ha spiegato il sindaco Valter Orsi – Ma in questo momento anche Poste Italiane sta gestendo i suoi servizi seguendo le disposizioni del protocollo anti covid e come tutti gli enti sono un po’ in sofferenza”.

Orsi non nasconde l’amarezza per la difficile riapertura dell’ufficio al Tretto e auspica non si accendano false illusioni.

“Il tema dell’apertura di sportello al Tretto è un tema caldo – ha sottolineato – Ci impegneremo ma la vedo una cosa di difficile raggiungimento e non vorrei innescare false aspettative. Poste Italiane ha ridimensionato la presenza nel territorio, a Schio almeno ne hanno tenuti 4 e abbiamo garanzie che non ci saranno ulteriori restrizioni, anche perché nei locali sono state fatte migliorie. In merito alla mozione del Pd, come correttamente sottolinea il testo, non è di competenza dell’amministrazione comunale, ma faremo tutto quello che è di nostra competenza per alleviare i disagi. Teniamo anche conto e non sottovalutiamo l’importanza della tecnologia – ha concluso Orsi – e dove possibile auspico che le persone, soprattutto per il ritiro della pensioni, valutino gli accrediti online, anche per una questione di sicurezza”.

A.B.

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