Ingrana la marcia il liceo Zanella di Schio, che dell’alternanza scuola-lavoro ne vuol fare un fiore all’occhiello, puntando sul patrimonio locale per fare spiccare le qualità dei propri studenti quando affronteranno l’orale all’esame di stato.

Seppure alle prese con la rivoluzione della ‘buona scuola’, il liceo scledense non si è fatto trovare impreparato, impiantando progetti di alternanza scuola-lavoro (asl) ad hoc per i propri ragazzi, sfruttandone la voglia di mettersi in gioco, oltre alle passioni che i ragazzi coltivano al di fuori della scuola. Capiterà, quindi, alla commissione d’esame di valutare uno studente dello Zanella ‘impiegato’ in una liuteria, con la voglia di riversare in un progetto di asl la propria passione per la musica.

Tante le idee ed i progetti che, all’inizio di ogni anno scolastico, gli studenti di terza, quarta e quinta del liceo linguistico-classico portano alla scuola dove, Donatella Dall’Alba docente dell’istituto e da tre anni referente dell’asl, ne deve valutare l’accoglimento o meno. “Non è detto che uno studente del liceo debba limitarsi ad associazioni culturali attinenti al piano studi, per la propria alternanza scuola-lavoro- spiega Dall’Alba – La volontà di mettersi in gioco è la vera chiave del successo”.

Con 200 ore in asl da spalmare nel triennio, il liceo di Schio non si è fatto cogliere di sorpresa: “Già nei tre anni precedenti – spiega la responsabile Asl – erano state rivolte alle classi di quarta diverse proposte di esperienze di stage, che contribuivano all’orientamento in uscita degli studenti. Inoltre, alcune classi di terza erano state inserite in modo del tutto sperimentale nel bando ‘Dalla 3a è meglio’ proposto dall’università di Padova”.

Tirando le somme, dopo tre anni di rodaggio, al Zanella manca nulla per garantire ad ogni studente il migliore approccio col mondo del lavoro, preparandolo con corsi di formazione e visite in azienda, ma che lo porti soprattutto con sempre maggiore consapevolezza di sé verso la strada della maturità, non solo scolastica: “E’ importante  per i ragazzi poter elaborare una propria idea, su una realtà tanto diversa da quella scolastica” precisa Dall’Alba.

Nonostante trovare un’azienda dove ‘lavorare’ possa sembrare più automatico per uno studente di indirizzo tecnico, i liceali del Zanella non si sono fatti perdere d’entusiasmo: “Per tre anni consecutivi le classi hanno scelto di affrontare il progetto ‘Impresa in azione’ – continua la referente Dall’Alba – Che consiste nella simulazione della realizzazione di un’impresa, dalla scelta dei dirigenti, alla ricerca di fondi e alla gestione del profitto devoluto a enti di beneficenza”. Non è mancato un volo d’oltralpe per alcuni ragazzi iscritti all’indirizzo linguistico, ai quali è stata offerta la possibilità di lavorare all’esterno, e non solo in abbinamento alla tipica vacanza-studio, ma anche tramite progetti specifici come il ‘Pon’ in lingua inglese ed il ‘Move’ in tedesco e francese.

“Il feedback raccolto in questi anni al liceo Zanella è stato positivo” sottolinea Donatella Dall’Alba, non senza un punta di orgoglio che, senza mai fermarsi, sta lavorando per rendere il percorso di alternanza scuola-lavoro il cavallo di battaglia per l’orale all’esame di Stato, con l’intenzione di farne  proprio il punto di partenza: “Trovo giusto valorizzare l’esperienza attiva dello studente, specialmente se questa è in linea con i suoi interessi – sostiene Dall’Alba – Discutendone, il ragazzo dimostrerebbe la capacità non solo di riportare contenuti, ma anche di trasformare azioni reali in valutazioni personali”.

Uno sguardo al futuro allo Zanella già è posto: “Sicuramente rendere i ragazzi più sensibili verso il patrimonio locale – conclude la referente – Grazie a un progetto di Asl che veda coinvolte tutte le scuole superiori di Schio in ambiti diversi, che abbia come obiettivo primario la valorizzazione del territorio, oltre a quella degli studenti”.
E.S.

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