Aiutare chi da oltre un secolo lo fa, puntando ai giovani. A Schio, all’oratorio don Bosco, serve una ristrutturazione e chiede aiuto: “cerchiamo donatori”. Casa dei Salesiani è da sempre quel centro dove ciascun giovane può trovare i punti fermi per diventare l’uomo del domani. “Il ragazzo del presente”, corregge don Enrico Gaetan direttore dell’istituto salesiano. “Servono molti soldi, 3 milioni di euro che non abbiamo: per chi vorrà aiutarci sarà un investimento sulle persone e non sui muri”.

Progetto ambizioso, per chiunque, si sveste di ogni presunzione quando si guarda al perché i salesiani di Schio lo vogliano fare. “Vogliamo sì rinnovare gli ambienti educativi, e luogo dove i giovani possano coltivare la propria socialità, ma rendendoli sicuri”. Per questo, coi lavori messi in tabella di marcia nella primavera del prossimo anno, largo al miglioramento in fatto di antisismica e risparmio energetico. “Partiamo da zero, mantenendo la tradizione di don Bosco: non abbiamo soldi- premette don Enrico-Il nostro obiettivo è di concludere la parte dei lavori che interessano la scuola entro l’estate: così, a settembre del 2022, gli studenti potranno riprendere in tranquillità l’anno scolastico”.


‘Vedrai che bello!’
Questo il nome del progetto da 3 milioni di euro e che interesserà l’oratorio, il cinema-teatro e la scuola. “Per l’oratorio il punto focale è il cortile: attorno a questo ruota la vita sociale dei ragazzi-spiega don Enrico Gaetan-Gli ambienti verranno arricchiti con una nuova sala giochi dotata di bar al piano terra. Adiacente ci sarà una nuova aula magna che ospiterà i gruppi formativi e le varie associazioni che hanno bisogno di un posto dove incontrarsi o tenere riunioni”.  Aumenta e si sposta il cinema-teatro, che verrà costruito ex novo a pochi passi dall’ingresso dell’istituto, dove ora si trova il bar. “Passeremo dagli attuali 200 posti a sedere a 250-precisa il direttore-Sarà non solo una nuova occasione per i ragazzi che frequentano l’oratorio, ma anche per il territorio scledense: ci sarà infatti l’opportunità di utilizzarlo per ospitare incontri formativi o sala conferenze”. Infine, la scuola “ma la prima a partire coi lavori-sottolinea don Gaetan-Avremo nuove aule al piano primo: ambienti preziosi ricavati in quello che sarà l’ex cinema”.

Ma non solo, “a ridosso del nuovo cinema, al piano terra, verranno ampliati i laboratori di meccanica”. Tre lotti corposi di lavori, ai quali si aggiungeranno quelli necessari per sistemare le facciate provate dal tempo dell’oratorio. “Ma nessuno toccherà mai la storia che questo luogo da 120 anni racconta” ci tiene a sottolineare don Gaetan “Andremo a fare dei lavori delicati e necessari per adeguare la struttura in fatto di antisismica e risparmio energetico, migliorando la disposizione degli ambienti. Ma per farlo, lo ripeto, abbiamo bisogno di aiuto. Il nostro appello è rivolto a tutti, in particolare al mondo dell’imprenditoria che stima la professionalità con la quale i nostri studenti si affacciano al mondo del lavoro una volta ottenuto il diploma”.

Perché aiutare i salesiani?
Perché loro aiutano i nostri giovani. Semplice. Perché mettono a loro disposizione uno spirito educativo senza limite di tempo. Intanto lo scorrere delle lancette  sembra dettare il passo a don Enrico: cammina veloce tra i corridoi, ma quando si trova di fronte ad uno studente di colpo si ferma. Ascolta e poi parla: è il giovane che sta avanti a tutti i suoi pensieri. “E a gestire questo istituto sono proprio tanti”, sottolinea con una leggera risata.

“Una struttura con due polmoni: la scuola e l’oratorio. Ciascuno indispensabile per dare un sogno ai ragazzi. Al centro di formazione professionale abbiamo quattro indirizzi di studio: meccanica in sistema duale, agro ambientale, elettrico elettronico, servizi alle vendite- continua- A credere nel nostro piano formativo ci sono ben 248 aziende: partner fondamentali per i nostri 250 studenti che, per il 95%, quando escono dalla scuola hanno già in tasca il contratto di lavoro”. Ma dove si palpa l’anima dei ragazzi è l’oratorio col suo cortile. “Coi giovani che si incontrano, dove socialità e educazione vanno a braccetto-spiega ancora don Enrico- In un mix di attività e formazione, realizzando l’inclusione. Un posto che ogni estate accoglie i mille ragazzi del Grest e, durante l’anno, offre il doposcuola agli alunni delle elementari e delle medie”.

Come fare
L’appello di don Enrico è chiaro e semplice: “aiutateci a coltivare questo sogno con una donazione, questo il nostro Iban: IT66K0329601601000067349535-conclude-Chiunque volesse darci una mano ci contatti al 371.4615600 o visitando il nostro sito oratorio.salesianischio.it”.

Paola Viero

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