Ha comperato il pollo in una rosticceria, ma dopo qualche morso si è accorto di avere tra le mani un pezzo di carne infestato di vermi.

In preda allo sconcerto e consapevole di averne già ingoiati un bel po’, un ragazzo ha chiamato il 118 per capire a chi rivolgersi per verificare il suo stato di salute e al tempo stesso, denunciare l’episodio.

Da qui il giro di rimpalli e la rincorsa a ‘qual è il reparto competente per dare risposte’, che ha convinto il Dipartimento di Sicurezza e Igiene Alimentare della Ulss locale a siglare un accordo di collaborazione con il 118 per dare risposte efficienti e competenti in caso di emergenza. Un accordo che riguarda anche i l servizio veterinario, per poter dare risposte immediate in caso di animali feriti o di emergenze che riguardano il mondo animale.

“Stiamo mettendo a punto una procedura per gli operatori della centrale Suem 118 di Vicenza che consenta loro di dare rispose puntuali in caso di chiamate per urgenze ed emergenze che riguardino il settore della sicurezza e igiene degli alimenti (tossinfezioni, avvelenamenti, anomalie riscontrate dai consumatori in prodotti alimentari, eccetera) e di sanità pubblica veterinaria (dall’animale incidentato, alle eventuali epidemie) – ha spiegato Fabrizio de Stefani, veterinario e direttore del servizio veterinario di igiene degli alimenti di origine animale  della Ulss locale – Questo eviterà di fornire delle risposte che possono indirizzare i richiedenti a rivolgersi a soggetti non operativi per il caso, costringendoli a lunghe trafile talvolta inutili che possono essere, a loro volta, un problema che si somma a quello iniziale e che può generare disorientamento, scontento e anche arrabbiature”.

La necessità di stringere un rapporto di collaborazione tra il 118 e chi si occupa in concreto di igiene alimentare era emersa qualche settimana fa quando era arrivato all’ex Boldrini di Thiene un ragazzo che aveva ingerito del pollo arrosto infestato di vermi.

Dopo aver presentato vibrate rimostranze alla rosticceria di un supermercato di Schio, il giovane aveva chiamato il 118. Dopo aver descritto cosa gli era capitato, l’operatore gli aveva risposto di stare tranquillo poiché non si trattava di un problema sanitario, poiché l’ingerimento di vermi non avrebbe costituito un pericolo. L’addetto aveva tentato di rassicurare il giovane raccontando un episodio simile vissuto in prima persona, poi però aveva suggerito di rivolgersi ai Carabinieri, che a loro volta hanno dirottato la chiamata al Nas (Nucelo Anti Sofisticazione) di Padova, che ha chiesto di avere un video in modo da poterlo analizzare.

Alla fine il ragazzo si è presentato al pronto soccorso di Santorso da dove è stato invitato a passare nella sede di Igiene Alimentare, all’ex Boldrini di Thiene.

“Abbiamo visionato il pollo e riscontrato che effettivamente era infestato di larve di mosca – ha spiegato De Stefani – Abbiamo raccolta la denuncia che abbiamo poi trasmesso alla Procura, abbiamo organizzato un ispezione per la mattinata successiva e abbiamo fatto visitare il soggetto da un medico presente in sede, il quale ha certificato lo stato di salute del giovane. Ricordo al proposito che le autorità competenti in materia di sicurezza alimentare a livello territoriale in Italia, per legge, sono le Asl per il tramite dei Servizi Veterinari di Igiene degli alimenti di origine animale e i servizi di Igiene Alimenti e Nutrizionale per gli alimenti di origine vegetale – ha concluso De Stefani – Nel caso specifico del ragazzo che ha mangiato del pollo infestato di vermi, la risposta giusta dell’operatore 118 sarebbe stata quella di indirizzare il giovane a questi servizi”.

Anna Bianchini

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