I problemi di bilancio ed i futuro de La Casa, la residenza per anziani che è anche la più grande azienda di Schio, finiscono in commissione ma il Pd locale tende una mano e placa le polemiche sorte nelle scorse settimane e delinea una proposta: “Una rete tra i vari enti perché La Casa, come le altre strutture dell’Alto Vicentino, sono una risorsa importante per il nostro territorio”.

A far arrivare il presidente Beppe Sola in commissione, a spiegare lo ‘stato di salute’ ed il futuro dell’ente, le sollecitazioni delle minoranze di destra in consiglio comunale, che non avevano gradito alcune dichiarazioni del presidente, che aveva ipotizzato che le famiglie scledensi donassero ogni anno 10 euro per appianare le rette non pagate.

Alla base, un ammanco di circa un milione previsto per fine anno soprattutto a causa dell’emergenza covid e delle mancate entrate nella struttura e la necessità di individuare soluzioni per il futuro, per coprire costi destinati a crescere.

Il Pd locale, con il capogruppo consiliare Leonardo Dalla Vecchia ed il segretario Daniele Dalla Costa, hanno teso una mano a Sola, auspicando il solo interesse della tenuta della struttura, ritenuta fondamentale come servizio alla comunità: “I dati confermano una situazione di difficoltà legate da un lato all’emergenza Covid, dall’altro alle scelte operate dalla Regione Veneto come l’Istituzione del Registro unico delle Impegnative. Se l’emergenza legata al Covid ha toccato in maniera indistinta tutte le strutture, il registro unico ha di fatto diminuito gli ingressi penalizzando la struttura Scledense – ha spiegato Dalla Vecchia – Il presidente Sola ci ha rassicurati evidenziando come le difficoltà economiche legate al momento contingente non siano tali da mettere in crisi l’ente, ma vanno comunque monitorate con grande attenzione. Il momento che stiamo vivendo risulta particolarmente delicato, il futuro è reso incerto sia dall’impatto della pandemia in atto che potrebbe rendere inattuale ogni azione intrapresa, sia dall’esito della gara per l’assegnazione delle strutture di Montecchio Precalcino. Non ho ritenuto utili le polemiche degli ultimi giorni sollevate da alcuni esponenti politici locali perché, prive di fondamento, hanno avuto l’unico effetto di produrre insicurezza tra le famiglie e tra i dipendenti. Sicuramente per fronteggiare queste sfide, a mio avviso, non bastano azioni timide di semplice redistribuzione dei costi o di diminuzione dei minuti di assistenza adeguandosi agli standard regionali: il Comune ma soprattutto la Regione devono fare la loro parte per tutelare queste realtà assistenziali”.

Secondo Daniele Dalla Costa i prossimi passi sono decisivi: “A nostro avviso servirà comunque per il futuro un piano di sviluppo a fronte della pressione demografica: nel prossimo decennio il numero di utenti è indubbiamente destinato ad aumentare. Auspichiamo inoltre che si possa realizzare una rete tra i vari enti perché La Casa come le altre strutture dell’Alto Vicentino sono una risorsa importante per il nostro territorio. Siamo intenzionati a continuare con il confronto e prossimamente organizzeremo un incontro tra i nostri iscritti e il Presidente Sola, perché come Partito Democratico scledense vogliamo prima di tutto informare per far capire, e dove possibile dare il nostro supporto perché la CASA possa superare questa e le prossime sfide e continuare a fornire il suo irrinunciabile servizio alla comunità. E infine, chiudere tutte le polemiche fini a se stesse”.

di Redazione Altovicentinonline

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