Tariffe agevolate per i residenti e nuove regole per il i tutte le norme igienico-sanitarie e anti-covid.

Centri estivi al via nel Comune di Schio, per i bambini della scuola d’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado. Una serie di proposte per l’estate sono nate dal tavolo di lavoro che ha visto la partecipazione delle realtà educative del territorio coordinate da Associazione Genitori (Age) di Schio e dall’amministrazione comunale.

Roberto Santacatterina, presidente Age, lo aveva annunciato alla fine di maggio e finalmente il programma c’è.

Per ora sono una decina i centri estivi pronti a dare il via alle loro attività: la maggior parte, infatti, aprirà le porte a partire dal 15 giugno, mentre un paio di esperienze sono già iniziate.  Tutti i centri sono organizzati in modo da garantire il totale rispetto delle linee guida contro il contagio da Covid-19 sia per quanto riguarda la pulizia dei locali utilizzati per le attività sia per il numero massimo di bambini affidati a un singolo educatore, che come è noto è molto inferiore rispetto agli anni passati. “Queste nuove norme implicano un aumento dei costi di gestione – dicono l’assessore al sociale Cristina Marigo e l’assessore all’istruzione Katia De Munari – Per far fronte a questo incremento dovuto a maggiori oneri organizzativi e per non gravare sulle famiglie già colpite dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria il Comune ha deciso di stanziare un contributo di 170mila euro. Si tratta di un contributo che si affianca ai fondi che verranno messi a disposizione dallo Stato, ma sui quali non abbiamo ancora ricevuto direttive precise. Come Amministrazione, quindi, abbiamo ritenuto doveroso dare un segnale concreto fin da subito”. In questi giorni gli uffici comunali stanno preparando un piano che definisce quali sono i requisiti necessari e le modalità per richiedere il contributo.
Il tavolo di lavoro delle associazioni e delle cooperative del territorio coordinato da Age con l’amministrazione era attivo già dallo scorso anno con l’iniziale obiettivo di rilanciare le proposte educative del dopo scuola sia nelle famiglie che negli istituti scolastici. “Con tutte le problematiche legate alla pandemia la presenza di un tavolo già operativo è stata fondamentale per poter lavorare in rete nell’immediato. Già da aprile abbiamo iniziato a confrontarci sulle proposte dell’estate dedicate ai più giovani – aggiungono Marigo e De Munari – Ogni gestore si è impegnato a ricercare, nelle limitazioni progettuali, ludico e ricreative dovute all’emergenza sanitaria in atto, la realizzazione di contesti educativi ricchi e multi direzionali, nei quali tutti i bambini possono apprendere nuove forme di relazione e comunicazione”.

Grazie al supporto del comitato locale della Croce Rossa di Schio, inoltre, è stato elaborato un decalogo con le norme di sicurezza per bambini, operatori e famiglie che è stato condiviso con tutte le realtà che fanno parte del tavolo di lavoro.

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