E’ tutto pronto a Schio per il sit in di protesta per chiedere, ancora una volta, alla Regione Veneto di riaprire il Centro di Salute Mentale di Schio.

Promosso ancora una volta dal Comitato Sanità Pubblica Alto Vicentino, l’appuntamento è giovedì 2 luglio alle 18 di fronte al Duomo di Schio. Un punto centrale, per essere visti, per sensibilizzare ‘chi comanda’ e far comprendere ai dirigenti della sanità regionale che il Csm di Schio non è uno sfizio, ma una necessità, per un territorio che fino a qualche anno fa poteva esibire la sua Sanità come fiore all’occhiello e oggi si trova a raccoglierne i cocci con scopino e paletta.

Anche ‘Riconquistare l’Italia’, lista di ispirazione costituzionale, appoggia il sit in: “Nell’appoggiare la protesta non possiamo che evidenziare come le misure di accentramento dei processi decisionali messi in atto dalla regione e l’eliminazione di parecchi servizi socio-sanitari di base essenziali sono asservite a quella stessa logica che ha ispirato le ‘riforme’ sanitarie assolutamente bipartisan che si sono succedute negli anni dalla firma del Trattato di Maastricht in avanti. Sono il frutto della necessità di rientrare nei parametri di spesa pubblica imposta dalla nostra adesione all’Unione Europea. Le giunte a guida leghista che hanno gestito la macchina regionale nell’ultimo ventennio sono le più che legittime figlie di tale logica unionista il cui antistatalismo non è altro che la trasposizione a livello continentale dell’antistatalismo della Lega Nord delle origini, di cui Zaia è forse l’esponente più di rilievo”.

“Un anno fa ho partecipato al Sit-in per la chiusura del CSM. Oggi il CSM è ancora chiuso nonostante le promesse. Questa volta speriamo di essere in molti a rispondere all’appello del Comitato Sanità pubblica – h sottolineato Giulia Andrian, consigliere comunale del Pd di Schio – Speriamo che la comunità avverta che il problema dell’anello più debole della catena è un problema per tutta la catena. Dobbiamo dare voce ai pazienti con disagio mentale e alle loro famiglie”.

Il Comitato Sanità Pubblica Alto Comitato Sanità Pubblica Alto Vicentino non molla ed i suoi sostenitori sono pronti a far sentire le ragioni, che non sono solo loro, ma del territorio intero.

di Redazione Altovicentinonline

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia