Bollette e lettere consegnate in ritardo e giornali e riviste non puntuali. La consegna della posta a giorni alterni non sta dando grandi risultati a Schio, dove i cittadini da tempo lamentano un servizio carente.

“Poste Italiane, che da settembre 2016 ha riorganizzato il recapito, ha di fatto diminuito le zone, che dalle 28 del 2010 sono diventate 17 nell’intera area  tra Schio, Marano vicentino, Santorso e San Vito”, ha spiegato Carlo Cunegato, consigliere comunale e capogruppo di TesSiamo Schio.

Numeri che spiegano il perché di qualche disagio nel servizio, nonostante da più parti si riconosca la professionalità dei portalettere “che lavorano seriamente nella nostra città,  sopperendo in prima persona spesso a carenze di personale e organizzative”.

Con un’interrogazione a risposta orale indirizzata all’amministrazione comunale, Cunegato chiede al sindaco Valter Orsi se è conoscenza dei disagi denunciati dai cittadini e se ha intenzione di intervenire per sollecitare Poste Italiane a ripristinare un servizio sufficiente.

Carlo Cunegato“Dalle lamentele che ci sono giunte da molti cittadini, appare ormai evidente che a Schio il servizio di recapito è carente e che i cittadini non ricevono quei servizi per cui i mittenti hanno pagato: lettere in ritardo, settimanali che arrivano con due o tre giorni di ritardo di fatto minandone il valore, bollette a volte scadute o che stanno scadendo a brevissimo tempo, quotidiani che spesso al sabato non arrivano, addirittura raccomandate in ritardo – ha spiegato Cunegato – Sembra che la ristrutturazione di Poste Italiane sia stata più pesante a Schio che in altri comuni. E’ stata ufficialmente istituita la consegna a giorni alterni della corrispondenza e delle riviste, determinando evidenti disservizi. Per esempio la categoria Postatime ( Famiglia Cristiana, Internazionale, Espresso, Panorama, etc.) che prevede che le riviste arrivino il giorno stabilito è raramente rispettata a causa dell’alternanza delle zone e dell’eccessivo carico. Poste Italiane ha il dovere di attuare il servizio universale, perché in base ai contratti stipulati con lo Stato, tutti i cittadini hanno il diritto ad un servizio efficiente e puntuale, a prescindere dal profitto che questo reca all’azienda. Lo Stato riconosce infatti un contributo all’azienda Poste Italiane per garantire questo servizio. La qualità del servizio postale è fondamentale – ha concluso il consigliere – perché influisce sulla qualità della vita di una comunità”.

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