Il Comune di Schio ha ufficialmente aderito al progetto “Città del Dono”, promosso da AVIS Schio Alto Vicentino, in collaborazione con AIDO e ADMO, sposando una proposta che unisce valore civico, sensibilizzazione e impegno collettivo. Un passo importante verso la promozione di una cultura della donazione come forma di partecipazione attiva alla vita comunitaria.

Il progetto – nato su impulso del bioeticista Giovanni Spitale e sostenuto da numerose realtà associative – mira a diffondere il concetto di dono nella sua accezione più ampia: donazione di sangue, di organi, di midollo osseo. Gesti semplici ma di enorme impatto, capaci di salvare vite e costruire legami di responsabilità e solidarietà tra i cittadini.

L’iniziativa vedrà l’istituzione di un tavolo cittadino dedicato alle realtà associative che si occupano di donazioni anatomiche, con l’obiettivo di mettere in rete le energie esistenti, creare sinergie, coordinare le azioni di comunicazione e promuovere una azione condivisa attorno alla cultura del dono. Inoltre, sarà istituita una Giornata Comunale del Dono, occasione pubblica per coinvolgere i cittadini e avvicinarli al tema in modo consapevole e partecipato.

Non mancheranno anche iniziative concrete sul territorio: saranno infatti posizionati uno o due totem informativi in luoghi strategici della città – come la Biblioteca civica e il QuiCittadino – per fornire informazioni, dati e testimonianze sul valore e sull’impatto delle donazioni.

« In un tempo in cui è facile chiudersi nella dimensione individuale, Schio sceglie di aprirsi alla dimensione del dono: un segnale etico e profondamente umano, che si traduce in un impegno concreto per costruire una comunità più coesa e generosa. Con questa adesione – commenta il sindaco Cristina Marigo –, infatti, l’amministrazione conferma la propria vocazione a essere una comunità solidale, consapevole e attenta ai bisogni dell’altro. Il progetto ‘Città del Dono’ va ben oltre il gesto individuale: parla di cittadinanza attiva, di responsabilità collettiva, di un modello di società in cui ognuno può fare la differenza. Ringraziamo AVIS Schio Altovicentino, AIDO e ADMO, per averci proposto questa importante iniziativa, che porteremo avanti con convinzione, coinvolgendo scuole, associazioni e tutta la cittadinanza».

«Per AVIS Schio Alto Vicentino, che dal 1957 opera con dedizione sul nostro territorio, vedere Schio diventare ufficialmente “Città del Dono”, rappresenta il coronamento di decenni di impegno quotidiano dei nostri volontari e donatori – dichiara Giusi Tognetti, Presidente AVIS Schio Alto Vicentino –. Questo riconoscimento ci permetterà di raggiungere ancora più persone, specialmente i giovani, trasmettendo loro i valori di generosità e responsabilità civica. Ogni donazione è un gesto d’amore verso il prossimo, e Schio ha scelto di farne un tratto distintivo della propria identità. Insieme costruiremo una Schio ancora più solidale».

“Il progetto “Schio, Città del Dono” – ha dichiarato Paola Beggio, presidente della sezione provinciale AIDO di Vicenza – ci dà l’opportunità concreta di fare rete, di promuovere la cultura della donazione e sensibilizzare nuovi volontari. È fondamentale lavorare insieme per portare un messaggio unitario alla popolazione. Solo così possiamo rafforzare la fiducia, la conoscenza e il valore del dono, soprattutto tra le nuove generazioni”.

«Essere parte del progetto Schio, Città del Dono significa per ADMO portare avanti, con ancora più forza, la nostra missione: informare e sensibilizzare alla donazione di midollo osseo, un gesto che può davvero salvare una vita – afferma Stefano Dalle Nogare, consigliere provinciale ADMO Vicenza –. Iniziative come questa rafforzano la sinergia tra associazioni, istituzioni e cittadinanza, creando un terreno fertile dove la cultura del dono può radicarsi e crescere.»

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