Nessun aumento a giugno sulla prossima Tari, la tassa che i cittadini corrispondono per la raccolta dei rifiuti e altri servizi ambientali, ma addirittura una diminuzione, sia pure contenuta. I risultati ottenuti in seguito al cambio del sistema di raccolta, avviato nel giugno 2016 consentiranno infatti all’amministrazione un’operazione dell’importo di circa 150.000,00 euro che ritorneranno ai cittadini. I fattori che concorrono a questo esito virtuoso sono più di uno. Innanzitutto si è verificato, grazie ai controlli, un allargamento della base pagante dopo che sono state individuate una serie di utenze non paganti; ci sono poi i guadagni derivanti dalla vendita dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata, ora di migliore qualità; infine la diminuzione della frazione di rifiuto da incenerire.

Il tutto porterà una riduzione media ponderata della tassa, quindi da valutare in base alle categorie di residenza, fino al 4%. “È una scelta doverosa nei confronti della città, a cui abbiamo chiesto impegno e flessibilità nel cambio delle abitudini” dichiara il sindaco Valter Orsi “e un riconoscimento alla sensibilità che i cittadini stanno dimostrando. Anche se non si tratta di una riduzione considerevole della tassa, si deve tener presente che però è calcolata soltanto sui 4 mesi del 2016 considerati a “regime” quindi da settembre a dicembre. È dunque bene essere ottimisti perché se questo trend continua, in futuro potrebbero esserci ulteriori benefici”.

Anche gli abbandoni di rifiuti sono stati tutto sommato contenuti e in molti casi chi si è reso responsabile di queste azioni è stato individuato e sanzionato. Il sindaco sottolinea poi l’inversione di tendenza che si sta verificando a Schio rispetto al passato, rispetto all’inserimento nel PAES della raccolta differenziata come fattore di miglioramento ambientale.

Quello che si farà nel 2017 sarà collaudare bene il nuovo sistema attraverso la gestione informatica che gestisce la raccolta: questo porterà nel 2018 all’applicazione della TIA (Tariffa Igiene Ambientale) grazie alla quale ogni cittadino, per una parte della tassa, pagherà in base al rifiuto che produrrà. “In ogni caso” conclude Orsi “se tutto il bacino provinciale sposasse questo sistema potremmo avere una riduzione di rifiuti da incenerire tale da portare a valutazioni e azioni molto importanti e positive in senso ambientale”.

 

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