“Spero di non dover ricorrere a misure restrittive che non sono consone al nostro vivere civile”.
Valter Ori, sindaco di Schio, si rivolge per la seconda volta direttamente ai genitori degli studenti, che per accompagnare i figli a scuola arrivano il più vicino possibile agli istituti con le loro auto creando code, impedendo il passaggio e mandando letteralmente il traffico in tilt.
All’indomani della lettera aperta che il primo cittadino aveva rivolto venerdì ai genitori, proprio dal gruppo Age ha voluto rispondere al sindaco, ricordandogli di aver chiesto a lui e all’assessore all’Istruzione Katia De Munari un tavolo di incontro per definire varie problematiche legate al mondo della scuola.
“Quello che è successo venerdì 2 ottobre, in una giornata di pioggia stagionale tipicamente scledense, è stata una occasione per sottolineare quanto l’Associazione Genitori della città di Schio ha preventivamente e ripetutamente comunicato all’assessore De Munari e al sindaco, in via informale, attraverso due Sportelli Virtuali con i genitori e in via formale con una lettera lo scorso 8 settembre – spiega Roberto Santacatterina, presidente dell’associazione – Ci è dispiaciuto non essere stati ascoltati per tempo e insieme siamo lieti che il sindaco abbia finalmente preso posizione su questo fronte, perché il problema c’è ed è molto serio. Intendiamo esprimere il nostro supporto alla sua iniziativa di regolamentare o di chiudere temporaneamente il traffico privato al Campus, almeno durante l’ orario di apertura e chiusura degli Istituti Superiori”.
E’ però di questa mattina il passo successivo del primo cittadino, che nel timore di vedere accolto il suo invito alla collaborazione con troppa leggerezza, ha deciso di chiedere collaborazione ancora una volta ‘con le buone’, dicendosi però pronto ad andarci giù pesantemente nel caso i problemi di traffico in via Tito Livio persistessero.
“Abbiamo speso 650mila euro per due nuovi parcheggi, che distano meno di 5 minuti a piedi dall’istituto più lontano e 450mila euro per sistemare aree di manovra per gli autobus in modo che gli studenti salgano e scendano in sicurezza – ha sottolineato – Nei giorni di pioggia è successo che ci sia stato un numero esagerato di auto che si è mosso in via Tito Livio per lasciare i ragazzi direttamente davanti alla scuola, ma la distanza dai parcheggi è breve ed il percorso è sicuro, si può fare a piedi. Vedere auto in sosta nelle aree di manovra degli autobus non è edificante e non corrisponde alla regole del buon vivere nella società. Non sono i muri che insegnano le cose, ma le persone, pertanto chiedo ai genitori di educare i loro ragazzi e di lasciarli ai parcheggi che abbiamo costruito apposta. Ho molta fiducia negli scledensi – ha concluso il sindaco – Spero di non dovermi trovare costretto ad attivare misure restrittive che non sono a mio avviso consone al nostro vivere civile”.
di Redazione Altovicentinonline