Ufficialmente si tratta solo dell’estate ma tra le stanze dei bottoni si vocifera che la chiusura del Centro di Salute Mentale di Schio è destinato a durare anche dopo le vacanze. Il servizio trasloca a Thiene, che rimane centro di riferimento, dal 1 luglio, dove sarà aperto da lunedì a venerdì dalle 8 alle 17.

“A Schio rimangono attivi i servizi residenziali e semi-residenziali – comunicano dall’azienda sanitaria locale – In questo modo anche durante il periodo delle ferie vengono garantite tutte le prestazioni, così come la risposta a eventuali situazioni di urgenza”.

La scelta, a detta della direzione sanitaria, è stata fatta per offrire una più sicura ed estesa presenza dei Servizi del Dipartimento di Salute Mentale, evitando la dispersione dell’offerta di assistenza.

“Nel CSM di Thiene sarà possibile confermare la presenza continuativa di personale specialistico in grado di garantire adeguata risposta alle eventuali situazioni con carattere di urgenza territoriale confermano dalla Ulss 7 – In particolare, come di consueto, sarà possibile dare risposta alle eventuali emergenze socio-sanitarie ed alla necessaria collaborazione con la famiglia, la Medicina Generale, le Forze dell’Ordine e la Magistratura, nelle situazioni di particolare criticità legate a disagio psichico.

In ogni caso, a Schio vengono mantenuti i progetti di cura e di riabilitazione dell’utenza in carico, anche per quanto concerne i programmi a più alta intensità assistenziale, quali quelli di semi-residenzialità e residenzialità. La recente convenzione con il Centro Diurno Azimut di Schio consente di mantenere in loco i progetti semi-residenziali che i curanti ritenessero necessari. Inoltre, per quanto concerne la residenzialità, si sottolinea come nel piano di riorganizzazione residenziale proposto dalla Direzione strategica ai competenti uffici regionali, tutte le strutture residenziali riabilitative dell’area scledense sono state confermate e in alcuni casi riqualificate. La temporanea organizzazione garantisce perciò le prime visite, i controlli e le urgenze differite entro le tempistiche previste, compresi i trattamenti semi-intensivi di Day Hospital territoriale. Anche l’assistenza domiciliare, se necessario, verrà intensificata in particolare per l’utenza più fragile ed in difficoltà con problemi sociali, clinici e di mobilità”.

Dalla Ulss arriva la conferma che, appena possibile e compatibilmente con il reperimento delle risorse specialistiche, sarà ripresa l’attività ordinaria in tutto il territorio con una organizzazione la più razionale e la più prossima alle esigenze assistenziali.

A.B.

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