Il centro destra di Schio annuncia tre emendamenti al bilancio che andrà in discussione in consiglio comunale il prossimo lunedì, 22 febbraio. Una modifica su viabilità, sicurezza e rifiuti sono le richieste di Alex Cioni e Luigi Santi, rispettivamente capogruppo di Prima Schio e consigliere della Lega.

“Una rotonda davanti alla stazione dei treni, volontari per tutelare il proprio territorio di residenza e potenziare la raccolta differenziata spinta” sono i punti cardine degli emendamenti.

Viabilità

“La nostra prima richiesta è uno snodo centrale della viabilità della città che interessa l’area antistante la stazione ferroviaria. L’emendamento propone di sospendere l’intervento  di 400mila euro previsto per la rotonda tra via della Potara e via Leonardo da Vinci a Ressecco, utilizzando la medesima somma per finanziare l’introduzione di una rotonda davanti la stazione dei treni”.

I consiglieri non ritengono prioritario l’intervento su via della Potara, mentre considerano urgente intervenire su uno snodo che ritengono particolarmente critico della città, come l’intersezione tra via Baccarini e via San Giovanni Bosco.

“La rotatoria, prevista dal recente studio del Piano Generale Urbano del Traffico, apporterà indubbi benefici su via Baccarini in quanto va ad accorciare i percorsi tra le rotatorie del monumento di Alessandro Rossi e l’ex scalo ferroviario, risolvendo definitivamente l’attraversamento usato come scorciatoia del tratto di via Pasini e Monte Ciove”.

Sicurezza
La proposta del secondo emendamento riguarda la sicurezza e Cioni e Santi propongono all’amministrazione di incoraggiare ufficialmente la compartecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona della città attraverso la costituzione di gruppi di volontari che si  impegnano a sorvegliare la propria area di residenza segnalando fatti e circostanze sospetti alle Forze dell’Ordine.

Rifiuti

Il terzo emendamento verte sui rifiuti e punta i riflettori sull’inceneritore di Cà Capretta. I consiglieri intendono approfondire il tema in quanto nel DUP si punta ad una “graduale dismissione dell’impianto di incenerimento”. Secondo Cioni e Santi “la tutela dell’ambiente e della salute sono temi di prioritaria importanza, ciò non toglie che ai cittadini va raccontata la verità, evitando di rincorrere facili applausi che portano facili consensi elettorali, spesso però senza produrre effetti concreti”. L’emendamento proposto ribadisce la centralità di una politica sui rifiuti “finalizzata al consolidamento della raccolta differenziata spinta”, ritenendo nel contempo il termovalorizzatore di Cà Capretta un’infrastruttura “ancora complementare e necessaria per chiudere il cerchio dell’economia del riciclo dopo che tutti i materiali rigenerabili sono stati tolti allo smaltimento destinandoli alla rigenerazione. Va tenuto presente – ha concluso Cioni – che l’impianto di incenerimento scledense produce energia elettrica ed energia termica contribuendo a decarbonizzare settori chiave come il riscaldamento e il raffreddamento generando di conseguenza effetti positivi nell’ottica del contrasto all’inquinamento ambientale”.

di Redazione Altovicentinonline

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