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La “secondaria” di Cogollo vince bando da 25mila euro. Divide con la primaria di Catrano per creare serre

E’ proprio il caso di dirlo, l’unione fa la forza, a maggior ragione quando si tratta di inclusione e creazione di nuovi progetti per bambini e ragazzi. Se poi a queste nobili intenzioni si aggiungono anche un bando statale vinto e collaborazione da parte dei comuni, il gioco è fatto. E’ ciò che riuscito a realizzare Simone Righele, professore dell’IC Don Carlo Frigo di Cogollo del Cengio, il quale a gennaio 2022 ha proposto alla dirigente Susanna Busolo e la DSGA Carla Pellegrini della scuola media, l’iscrizione ad un bando PON, per il ‘Progetto Edugreen’ del Ministero uscito a dicembre 2021, che dava la possibilità di realizzare ambienti lavorativi, come orti e serre, a favore della transizione ecologica. In questo modo la scuola media di Cogollo ha ottenuto 25 mila euro a gennaio 2022, fondi che l’istituto ha deciso di condividere con la scuola elementare “E. De Amicis” di Caltrano, creando anche per loro un progetto per la realizzazione di una serra.

“Ci siamo attivati subito tra dirigenti, professori e maestre. La preside Busolo e la DSGA Pellegrini hanno accettato subito entusiaste, era una ottima possibilità per avere qualcosa di nuovo per i ragazzi. Inoltre abbiamo pensato che potesse essere utile anche come ambiente di svago e ricreativo per gli alunni che fanno fatica a restare in aula e hanno bisogno di distrarsi con lavori manuali e stare all’aria aperta. Per questo motivo al progetto si è aggiunta anche una nuova sfumatura, quella dell’inclusione”. E tra webinar, progettazioni, conteggi, collegio dei docenti e consiglio d’istituto, la scuola è riuscita ad ottenere i finanziamenti pubblici, avviando i lavori per entrambe le scuole: “Il progetto per la primaria prevede una serra in cortile dove i bambini possono imparare a coltivare, riconoscerne le ciclicità e tutte le varie attività che sono presenti nel programma scolastico. Alle scuole medie di Cogollo abbiamo installato, sempre in cortile, una casetta in legno degli attrezzi che poggia su una pedana di legno realizzata da noi, dove abbiamo posizionato 5 vasche nelle quali seminare e piantare erbe aromatiche e piante semplici da gestire. Tutto il progetto è interamente realizzato da noi insegnanti e studenti. Le 5 vasche sono state decorate dai ragazzi a seconda di particolari tematiche: quella rossa dedicata al contrastare la violenza sulle donne, quella azzurra per ricordare i diritti dei bambini, quella gialla rientra nel progetto ‘Crocus’ in ricordo della Shoah, quella arcobaleno contro le guerre e per la pace”. Un lavoro articolato e complesso che ha permesso però ai ragazzi di credere nel portare avanti un progetto così importante, che sì li ha messi davanti a fatica e impegno, ma ha regalato loro l’insegnamento che perseverare porta al raggiungimento di un obbiettivo. Altre tappe li aspettano, porteranno avanti ancora per i prossimi mesi questo laboratorio aggiungendo nuovi tasselli: “Abbiamo iniziato a seminare qualche giorno fa, il lavoro grosso è stato fare da soli le pedane, mattonelle in cemento e in legno. Gli operai dei comuni ci hanno supportato portandoci il materiale. Abbiamo chiesto ai due comuni il permesso che ci hanno accordato, quindi grazie anche a loro. La nostra idea è quella di far funzionare anche l’impianto di irrigazione con un pannello fotovoltaico e comandato da una scheda, quindi tutto 4.0. I ragazzi si occuperanno di programmare la scheda quindi faranno un po’ di coding. Contiamo di andare avanti il prossimo anno per far funzionare la parte relativa alla robotica”.

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Laura San Brunone