‘No alle spose scollate, che entrano nel tempio di Dioì. Il monito è stato pubblicato nei giorni scorsi sul profilo Facebook e sta facendo il giro della rete da padre Antonio Nuara, parroco della chiesa dell’Immacolata a Ribera, in provincia di Agrigento, scatenando un fiume di  polemiche.

L’anziano prete, che quest’anno celebrerà i 50 anni di sacerdozio, ha fatto sapere pubblicamente che non intende più accogliere nella sua chiesa promesse spose che non abbiano un abito adeguato al luogo nel quale chiedono il sacramento del matrimonio.

‘Si può essere eleganti ma rispettare al tempo stesso la sacralità della chiesa», ha detto padre Nuara. Che in un’intervista ha aggiunto di essere un estimatore dell’arte, compresa quella espressa dal corpo femminile, ma di essersi visto sempre più volte costretto a richiamare spose che «per il giorno più bello della loro vita avevano decisamente esagerato, in qualche caso quasi nude’. Le dichiarazioni, soprattutto il divieto del parrocco ha diviso in due i religiosi italiani, che hanno ritenuto eccessive le parole del prete. Molti ‘colleghi’ della Curia lo stanno invece, appoggiando dichiarando che le riflessioni sulle scollature delle spose sono condivisibili ed era ora che qualcuno lo facesse notare.

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