Arriva una stangata pesante per chi si appresta a prendere la patente di guida e per le autoscuole: aumenti sul costo delle lezioni di teoria e di pratica effettuate in una scuola guida, il tutto senza esenzione Iva. Da qui un rincaro del 22% del costo base, ad oggi circa 700 euro ad aspirante patentato, che con l’aggiunta dell’Iva sforerà gli 850 euro. I 150/200  euro in più a patente conseguita andranno allo Stato. Che vuole anche l’Iva pregressa.

La novità arriva dall’Agenzia delle Entrate, che si attiene alla decisione della Corte di Giustizia: “le lezioni impartite da qualsiasi scuola guida in Italia, per coloro che devono conseguire la patente, sia per quanto riguarda la pratica che la teoria, devono essere soggette all’Iva.”  Il motivo? Non possono essere ritenute di ambito scolastico e per questo l’esenzione salta.

Iniziano ovviamente le proteste, alcune autoscuole hanno già annunciato una mobilitazione. A preoccuparle, soprattutto, è la retroattività del provvedimento, almeno riguardo le patenti conseguite negli ultimi 5 anni.

Pare infatti che anche a quelle rilasciate dal 2014 al 2018, nel totale 3.8 milioni (il cui costo è stimato in 600 milioni di euro) vada applicata l’Iva del 22%, il che significa che le autoscuole, che oggi non possono andare a imporre tasse ai loro ex allievi, devono provvedere di tasca loro. Nello scenario peggiore purtroppo dovranno pagare loro tutti gli arretrati, che suddivisi tra le circa 7mila autoscuole attive in Italia, graverebbe, in media, per 85mila euro su ciascuna di esse.

Lecito pensare che a fronte di tale spesa dovranno rifarsi sui nuovi clienti.  Insomma, il rischio è che il maggior costo da sostenere per conseguire una patente sarà, nei prossimi mesi, ben superiore ai 150-200 euro medi stimati.

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