Giornata di audizioni, ieri, per la commissione Sanità del Consiglio regionale del Veneto, impegnata ad esaminare il nuovo percorso di formazione in assistenza sanitaria dell’operatore sociosanitario, su cui dovrà esprimere un parere. Sono state sentite le rappresentanze regionali e provinciali dell’Ordine delle professioni infermieristiche (Opi), dell’Unione regionale istituti per anziani (Uripa), dell’Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale (Uneba), l’Associazione di residenze per anziani convenzionate Aisap e le rappresentanze di Cgil, Cisl, Uil, Nursing Up, Ugl, Migep e Fials.

“Le associazioni datoriali dei servizi per anziani pubblici e privati hanno ribadito la necessità di portare a casa la delibera per una carenza oggettiva di infermieri e hanno ribadito la necessità di fare un percorso di revisione dell’aspetto formativo e di inquadramento dei vari profili professionali per incentivare comunque l’adesione al percorso degli Oss, perché c’è una carenza anche di Oss dovuta a un percorso a volte poco stimolante in termini di carriera”, spiega alla ‘Dire’ la vice presidente del Consiglio regionale Francesca Zottis (Pd).

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