“Carrefour deve ridurre il supermercato e aumentare i negozi per guadagnare con gli affitti”.

Dopo la mozione della Lega sull’approvazione della variante al piano di lottizzazione per l’ampliamento del Carrefour che ha scaldato gli animi durante l’ultimo consiglio comunale, prende la parola Renato Corà, volto noto a Thiene per il ruolo che ha avuto sia nell’amministrazione comunale in passato che nell’associazione commercianti, che ha diretto per 14 anni. Proprio lui, durante la seduta, non era riuscito a trattenere il nervosismo per quello che a suo dire è “l’ennesimo favore alla grande distribuzione”.

“Nonostante siano già presenti circa 46mila metri quadri di Gdo, si vuole autorizzare con una variante urbanistica l’ampliamento del Carrefour che arriverà a circa 40mila metri quadri di superficie lorda e circa 20mila metri quadri di superficie di vendita. Carrefour, colpito come tutti dalla crisi dei consumi, deve attuare un cambiamento della sua politica distributiva. Deve diminuire la superficie del suo ipermercato e chiede di unire due edifici previsti molto distanziati per poter affittare ulteriori spazi a nuovi negozi. Se perde nelle vendite deve pareggiare le entrate con gli affitti a terzi. Per attuare questa richiesta si è resa necessaria una variante urbanistica, ritenuta non corretta da Ascom e dalle forze di opposizione in consiglio comunale. Non desidero addentrarmi nei dettagli tecnico-urbanistici che saranno dipanati da Provincia, Regione e Tar, cui ricorreranno le parti interessate – ha continuato Corà – Desidero invece ricordare la chiara volontà politica di questa amministrazione di agevolare l’espansione della Gdo a danno dei negozi di vicinato, dei paesi contermini e della città. L’amministrazione si nasconde dietro l’alibi del “siamo costretti, la colpa è delle precedenti amministrazioni”, ma questo è falso. L’amministrazione ha agevolato la nascita di nuove strutture che si potevano evitare con la variante Val Cismon, le Distillerie Fabris, 5mila metri quadri al Parco Sud accanto a Decathlon e Pittarosso, il nuovo supermercato sulla SP 349 e il nuovo supermercato in via Vittorio Veneto. Si finge di non vedere la grave crisi dei consumi in atto dal 2007, che sta portando già ora ad un cannibalismo tra le insegne della Gdo. Auschan e Carrefour sono costretti a pesanti ristrutturazioni con chiusure, licenziamenti e vendite di attività ad altri concorrenti.

Tra non molto vedremo capannoni vuoti come nell’industria. Ricordo che Thiene ha un alto indice di cementificazione del suolo che rasenta il 50%.  La foto della nostra città – ha incalzato Corà – vede una zona industriale/artigianale mischiata con quella commerciale/abitativa, una cittadella dello Sport associata ad un centro commerciale per salvare un immobiliarista che da anni non rispetta gli accordi firmati, una viabilità priva di circonvallazioni che scarica traffico ed inquinamento su quartieri residenziali rendendoli invivibili (viale Bassani, via Granezza, via Filzi, via Monsignor Pertile). Alle giuste rimostranze del quartiere Cappuccini, il sindaco ha risposto “dovete adeguarvi al modello Thiene delle promiscuità urbanistiche e dell’inquinamento”. La globalizzazione sta massacrando le piccole realtà imprenditoriali, ma colpisce ancora più duramente i lavoratori sempre più poveri, subalterni senza diritti. Nello specifico vediamo i dipendenti della Gdo costretti a lavorare con orari assurdi, alla domenica, a Natale e Pasqua. Politici accorti dovrebbero essere in grado di mediare ed equilibrare la situazione, avendo un progetto di sviluppo della città, del centro storico, a salvaguardia dell’identità cittadina e della sua sicurezza. Tra un po’ – ha concluso Renato Corà – al turista si esibirà un centro desertificato ed insicuro, con il castello, pochi negozi cinesi, kebab turchi, un mercato del lunedì terzomondista, una Galleria spettrale, una ex banca decadente. Ci si potrà fregiare di avere la moschea più grande del Veneto, compensata dalla chiusura della storica scuola cattolica delle Suore Dorotee e naturalmente la colpa sarà attribuita alle precedenti amministrazioni”.

di Redazione Thieneonline

 

Ascom: ‘Troppi centri commerciali, il cemento uccide commercio e turismo’

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