Non solo urla e schiamazzi alla piastra Miotto di Thiene ma in pista, verrebbe proprio il caso di dire, anche la motocicletta. Quanto accaduto qualche giorno fa all’interno dell’impianto sportivo di via Trentino ha lasciato basiti chi abita in zona. Residenti che da quattro anni ne hanno viste di tutti i colori.Tra ombrelloni da spiaggia piantati, cani portati a sgambettare, l’aggressione di un vigilante immortalata in un video, il branco di ragazzini che in tre anni ha fatto il bello e brutto tempo, i più interventi di carabinieri e polizia locale, togliendo la tranquillità a chi abita nel quartiere. “Ora meno di prima per carità, ma ci sono” racconta Diego Sartori che non nasconde di provare un certo sollievo quando si trova a passare le serate via da casa. “Così almeno non sento la musica che parte dal pomeriggio e continua fino a tarda sera, quando la piastra chiude”.
Ma non è la musica a tutto volume l’unica problematica che ancora segna piastra Miotto. Da aprile i bagni sono stati chiusi per ‘ripetuti atti vandalici’: una decisione presa dal Comune di Thiene, dopo quasi quattro anni di prepotenza da parte di baby gang che non solo hanno devastato i servizi igienici dell’impianto sportivo ma, nel tempo, anche parte dell’attrezzatura sportiva o in uso alla piastra marchiata da scritte, sporcizia, simboli fallici disegnati con lo spray un po’ ovunque, recinzioni e canestri rotti. Con la chiusura dei bagni, ormai da due mesi, nell’impianto sportivo di via Trentino viene a mancare quel servizio che possa rispondere alle esigenze fisiologiche di chi si trovi a frequentare l’impianto pubblico.
Infine, resta ancora stretto bello forte il nodo su chi i residenti della zona debbano chiamare quando non ne possono più di sentirsi riempire le orecchie di bestemmie, parolacce e musica alta. “Abbiamo scoperto che la polizia locale risponde fino alle 22 anche, qualche sera, si vedono costretti a chiudere prima il centralino perché sono in pochi e quelli che ci sono o sono già impegnati in altri interventi o in corsi obbligatori. Quindi non resta che chiamare il 112-spiega ancora Diego Sartori-Fortunatamente, per ora, le cose vanno meglio degli anni precedenti e questo grazie anche all’ascolto che l’assessore Marina Maino ha dimostrato nei nostri confronti. Speriamo che con non si torni ai livelli passati e che la piastra si riprenda quello che è suo: l’essere un luogo accogliente dove il buon senso, l’educazione e il rispetto delle regole comuni a tutti prevalgano”.
P.V.
