Ascom Thiene alla resa dei conti, si dimette la vice presidente Chiara Zaltron.

Un’altra tegola che si abbatte su vertici e soci del mandamento di Thiene, che vedono sempre più assottigliarsi la speranza di andare avanti da soli senza finire raggruppati a Vicenza. Chiara Zaltron ha detto basta dopo un periodo di ‘maretta’ e di confronti con la giunta. Ora la decisione, presa in concomitanza con la nomina di Claudio Ballardin a nuovo direttore, che succede a Franco Benvegnù dopo le dimissioni di quasi un anno fa.

Claudio Ballardin, nominato ufficialmente meno di una settimana fa, è un volto non nuovo in Ascom Thiene e ha avuto trascorsi anche nell’associazione di Schio. E’ stato presentato agli organi di stampa e alle altre istituzioni dal presidente Vittorio Santacatterina con un comunicato sotto tono, freddo, senza nemmeno il corredo di una fotografia.  Un curriculum da tecnico, senza esperienza manageriali, forse un azzardo nella scelta di che ha il ruolo di rilanciare un’associazione che negli ultimi anni sembra sgretolarsi come i biscotti nel caffè.

Il tutto, quando entro fine anno è prevista l’elezione del nuovo presidente e di una nuova giunta, e con le iscrizioni dei soci calate drasticamente.

Nel frattempo sono in molti a Thiene, non solo tra i commercianti, a chiedersi che cosa sia successo a quel comparto che aveva dato lustro alla città fin dalla sua nascita. ‘Thiene città del commercio’ è il ‘soprannome’ che ha sempre avuto la cittadina dei Colleoni, che oggi conta saracinesche abbassate e vetrine spente come mai prima d’ora, mentre le colleghe Schio e Bassano del Grappa sembrano avere ripreso luce e vita anche nel periodo del covid.

Le difficoltà del commercio sono risapute, sia per la concorrenza con il web e la grande distribuzione, sia per il calo del potere d’acquisto delle famiglie, con il covid che ha dato una mazzata epocale.

Ma che a Thiene la situazione sia anche peggiore è ormai risaputo anche fuori comune.

La svolta per Ascom Thiene è dietro la porta e si dovrà vedere se Confcommercio Vicenza continuerà a concedere il ‘marchio’ all’associazione thienese, o se invece ‘cause di forza maggiore’ faranno propendere per l’annessione all’ente provinciale, sempre più visto non più come un collega-antagonista ma come un’ancora di salvezza.

A.B.

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