I commercianti di Thiene tornano a fare sentire la loro voce domenica 3 maggio alle 12, in piazza Chilesotti, con una manifestazione appoggiata da Confcommercio Thiene, che è al loro fianco nell’esprimere “il profondo disagio e l’enorme difficoltà che sta affrontando tutta la nostra categoria”.
Sarà una manifestazione organizzata nell’assoluto rispetto delle regole e di breve durata, ma non per questo meno significativa.
“In queste settimane di emergenza sanitaria, nello spirito di una civile e doverosa collaborazione, abbiamo appoggiato, condiviso, supportato e sopportato il lock down in attesa della tanto conclamata “Fase 2”. Con la “Fase 2” però, aspettavamo delle risposte che non ci sono arrivate – ha dichiarato Vittorio Santacatterina, presidente di Confcommercio Thiene – La categoria che rappresentiamo ha bisogno di aiuti, veloci e concreti dalle istituzioni nazionali, regionali e comunali alle quali, nel tempo, abbiamo sempre versato il nostro contributo. Oggi, come martedì scorso, con grande dignità e rispetto delle istituzioni, siamo ancora qui per chiedere aiuti concreti ed immediati. Rappresentiamo, come associazione, il malcontento di una categoria e di un territorio mandamentale, che urla in maniera silenziosa il nostro ‘siamo rimasti soli’. Lo ribadiamo con forza e vogliamo che il nostro #Solierant sia condiviso da tutti i nostri colleghi mandamentali, provinciali, regionali e nazionali. La fase epidemiologica, rimanendo ai numeri che ci vengono comunicati, si sta fortunatamente attenuando. Abbiamo ora bisogno di un’iniezione di fiducia da parte delle istituzioni. Siamo certi che possiamo riaprire i nostri negozi, i nostri bar, i nostri ristoranti garantendo, come sempre abbiamo fatto, le misure di sicurezza che ci vengono indicate. Noi siamo pronti! Ma ribadiamo ancora e con forza: prima di tutto abbiamo bisogno di aiuti economici e finanziari immediati. Vorrei inoltre ricordare a tutti che, ora come non mai, le vetrine e i pubblici esercizi di tutti i Comuni del Mandamento rendono vivi e vitali i centri storici delle nostre città e dei nostri paesi. Abbiamo aspettato troppo”.
di Redazione Altovicentinonline