Sarà il Csqa di Thiene a certificare il prosciutto di Parma e garantire il processo di rilancio di uno dei prodotti ‘made in Italy più esportati al mondo’. Un riconoscimento al sistema veneto dei controlli nel comparto agroalimentare, che vede nell’ufficio del secondo Comune dell’Alto Vicentino la ‘punta di diamante’ in grado di dare la valutazione ad uno dei prodotti più riconosciuti d’Italia.

“La società di Thiene è da oltre 30 anni che si occupa delle eccellenze nazionali di settore e le principali dop prodotte nel nostro Paese e da oggi vigilerà su un’altra delle principali denominazioni italiane – ha sottolineato Giuseppe Pan, assessore regionale all’Agricoltura – Con questo incarico viene riconosciuta una volta di più la professionalità, la capacità e l’efficacia dell’attività svolta da questa società che, fra l’altro, è il primo ente italiano accreditato nel settore del food”.

E’ stato il Consorzio di Parma a volere il Csqa, consolidando indirettamente il ruolo di prim’ordine dell’ente di Thiene nel garantire trasparenza e sicurezza alimentare ai consumatori, verificando la qualità dei prodotti che poi portano sulle loro tavole.

“Ringrazio il Presidente di Csqa Carlo Perini e l’Amministratore Delegato Pietro Bonato per aver raccolto una sfida importante, in un momento non facile per la filiera del Prosciutto di Parma al centro di un’indagine sul rispetto delle regole imposte dal disciplinare – ha commentato Pan – Sono certo che la comprovata serietà e competenza dell’organismo veneto servirà per valorizzare e ridare credibilità al vero made in Italy”.

“È il primo forte segnale di rinnovamento che parte da uno degli ambiti più importanti per una DOP, il sistema dei controlli, nell’ottica di offrire una maggiore trasparenza e la massima garanzia ai consumatori, assicurandogli la qualità che si aspetta dal Prosciutto di Parma – ha detto Vittorio Capanna, presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma – Abbiamo scelto un ente indipendente in grado di assicurare una struttura organizzativa fondata sulla cultura della certificazione di prodotto e su consolidati principi di imparzialità e terzietà”.

 

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