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Thiene. Il Comune: “Niente soldi per l’affitto del deposito dei carri. Entro giugno fuori”

Entro giugno dovranno essere portati via i 4 carri delle parrocchie di Thiene. Lo ha comunicato l’assessore alle attività del centro storico Marina Maino ai carristi thienesi. Motivo? 7mila euro l’anno di affitto del capannone dove sono parcheggiati il Comune non li vuole più pagare e  dalla struttura di circa 500 metri quadrati, dove era garantita anche acqua e luce, dovranno uscire. Restano due mesi di tempo per trovare un altro posto per i carri, due dei quali, quello della Conca e quello del Patronato San Gaetano, che si erano particolarmente distinti all’ultima sfilata di Carnevale non solo a Thiene, ma anche negli altri comuni.

Si tratta di quattro carri che a questo punto, non si sa che fine faranno, dato che non sarà facile trovare un altro deposito, ma poi, l’amministrazione è stata chiara, non è disposta a pagare un affitto per qualcosa che evidentemente, non ritiene importante. La notizia sta facendo il giro di Thiene e non è piaciuta affatto a chi crede che quei carri siano l’espressione dell’attività di volontariato dei gruppi parrocchiali e in un comune con un bilancio di un certo tipo, che spende per sociale oltre 600mila euro per quasi 700 famiglie, sembra assurdo che non si trovino quei denari per dei simboli della città, che rischiano di finire chissà dove.

Luigi Diquigiovanni , storico carrista di Thiene non vuole fare polemica, ma si dice tanto dispiaciuto per la decisione di un Comune che non ne vuole sapere dei suoi carri: “Dopo la pandemia, non si può nemmeno immaginare con quanta felicità siamo tornati a sfilare. Il Carnevale di quest’anno è stato un successo proprio per questo desiderio di tornare a quell’attività che è anche sociale perchè costruire un carro significa intrattenere in attività anche quelle nuove generazioni che hanno bisogno di queste iniziative per fare vita da parrocchia. Martedì sera, con i gruppi parrocchiali ci vedremo per una riunione in Conca e decidere il da farsi alla luce della decisione che ci è stata comunicata dal Comune. E’ un vero peccato, ogni paese va orgoglioso dei suoi carri, al di là del lavoro per la realizzazione, sono i simboli della nostra cittadina”.

di Redazione AltovicentinOnline