La bellezza e il recupero di Thiene passano anche attraverso i suoi immobili, che se sono vecchi necessitano di interventi di manutenzione.
L’appello del sindaco Giovanni Casarotto, per sistemare in particolar modo gli edifici del centro storico, è diretto soprattutto ai privati, che spesso non intervengono nel loro ambito di competenza, contribuendo al degrado degli immobili e alla perdita di immagine della città.
“Alcune competenze sono esclusivamente del pubblico – ha specificato Casarotto – Altre, pur avendo una valenza importante per la cittadinanza, competono direttamente ai privati. Entrambi, pubblico e privato, dobbiamo fare la nostra parte e, per quanto possibile, collaborare. Mi rendo conto che recuperare un edificio in centro storico è molto più impegnativo, sia per le imprese che per i privati cittadini, ma i tempi del ‘saccheggio’ del territorio e dell’occupazione di terreni ancora intonsi sono finiti”.
Il comune di Thiene nel 2018 cercherà di fare la sua parte, con la riqualificazione dell’area della stazione e l’ex scalo merci, la ripresa dei lavori nel Parco Sud, l’area ex comboniani e il primo stralcio del Piruea Nova Thiene.
Ma un gran fetta del lavoro spetta, o si spera sarà presa in carico, da privati. Come nel caso delle ex Distillerie Fabris. Si spera poi nel recupero dell’ex albergo Roma e di altre strutture rappresentative per la città.
“Gli immobili che hanno oltre 70 anni e non sono vincolati, possono essere demoliti e ricostruiti”, ha concluso Casarotto, auspicando che in un immediato futuro vengano anche istituite normative per regolamentare nello stesso modo il recupero degli immobili sia pubblici che privati.
A.B.